In arrivo fior di quattrini per chi possiede queste 20 lire che valgono una vera fortuna

collezionismo

Il Mondo che sta dietro al collezionismo di monete ed alla numismatica è davvero molto affascinante e sta appassionando sempre più persone. Ciò che è interessante, però, non è solo la possibilità di guadagno, che comunque è molto remota e riservata a chi può investire tanto denaro.
Molti, piuttosto, si avvicinano a questo campo solo per scoprire le origini delle monete e la storia che c’è dietro ogni emissione.
Sulle nostre pagine abbiamo visto già tantissimi esemplari che hanno segnato la storia del nostro Paese e che ora valgono tantissimo. Nelle prossime righe analizzeremo altri esemplari altrettanto importanti e che arricchiranno sicuramente chi li possiede.

Una serie di monete molto particolari

Le 20 lire di cui parleremo oggi, realizzate in argento 800, appartengono ad una serie denominata “quadriga lenta”.
Sul dritto troviamo il volto del re rivolto verso sinistra e contornato dalle scritte “VITTORIO EMANVELE III RE E IMPERATORE”.
Sul rovescio, invece, abbiamo al centro una donna (allegoria dell’Italia) seduta su un carro trainato da 4 cavalli rivolti verso destra. La figura femminile possiede nella mano destra la Vittoria, mentre in quella sinistra un fascio littore. In alto vi è incisa la scritta “ITALIA”, mentre a sinistra l’anno di coniazione e l’anno dell’era fascista. Nella parte bassa, al di sotto dei cavalli, troviamo invece il valore nominale “L.20” con lo scudo crociato sabaudo ornato da due fasci.

In arrivo fior di quattrini per chi possiede queste 20 lire che valgono una vera fortuna

Emisero questa serie a partire dal 1936 per celebrare la formazione dell’impero, dopo la conquista dell’Etiopia. Nello stesso anno coniarono 10.000 pezzi, che attualmente potrebbero valere tra i 2.000 ed i 3.000 euro, se in Fior Di Conio.
Tuttavia, sono le successive monete della serie ad avere un valore elevatissimo. Infatti, quelle emesse tra il 1937 ed il 1941, sono state coniate in pochi pezzi (tra 20 e 50 esemplari) destinati esclusivamente ai collezionisti. Di seguito, dunque, riportiamo il valore massimo raggiunto nel corso di alcune aste avvenute negli anni passati. Infatti, abbiamo le 20 lire del:

  • 1937 XV aggiudicate per 15.340 euro nel 2016;
  • 1938 XVII vendute per 34.220 euro nel 2015;
  • 1939 XVIII battute all’asta per 31.860 euro nel 2015;
  • 1940 XIX acquisite per 31.860 euro nel 2015;
  • 1941 XX assegnate al vincitore per 17.080 euro nel 2019.

Quindi, ecco perché sono in arrivo fior di quattrini per i fortunati possessori di questi meravigliosi esemplari. Ci teniamo comunque a precisare che il valore raggiunto nel corso delle aste non corrisponde al prezzo reale di ogni singolo esemplare. Per scoprirlo, è necessario affidarsi a periti numismatici in grado di stabilire l’autenticità e lo stato di conservazione.

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