La Regione Piemonte ha lanciato una campagna nazionale rivolta a chi intende cambiare vita. O per meglio dire, a chi decide di trasferirsi, da un qualunque centro urbano italiano, ad uno dei suoi piccoli Comuni incastonati tra le Alpi.
Un’opportunità per chi da sempre ha pensato di vivere a due passi dalla montagna o comunque lontano dai ritmi serrati e frenetici della città. Magari coniugando il lavoro da remoto o reimpostando ex-novo il proprio futuro.
È questa, dunque, l’occasione giusta da considerare, giacché sono in arrivo contributi fino a 40.000 euro per chi si trasferisce in uno dei 465 Comuni montani piemontesi.
A quanto ammontano i contributi
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Il bando stanzia complessivamente 10 milioni di euro e punta a sostenere il ripopolamento di queste aree a ridosso delle Alpi.
A tal fine, offre dei contributi economici da 10 a 40mila euro per l’acquisto o ristrutturazione di una casa sulle “terre alte”. L’iniziativa è rivolta a chi risiede in un centro urbano in Italia e decide di trasferire qui la propria residenza.
I possibili Comuni montani di destinazione sono 465, tutti con meno di 5mila abitanti. L’elenco completo è riportato in sul sito e sono così ripartiti: 12 sono in provincia di Asti, 48 in quelle di Alessandria e di Biella, 3 in quella di Novara. Altri 132 Comuni ricadono invece nelle province di Cuneo e Torino, infine 66 in quella di Verbano-Cusio-Ossola.
Chi potrà ricevere i contributi
Il bando di questa campagna sarà pubblicato il 1° settembre sul sito istituzionale regionale. Invece agli inizi di novembre verrà aperta la piattaforma per le domande, per il cui inoltro ci sarà tempo fino al prossimo 31 dicembre.
Potranno presentare la domanda i nati a partire dal 1955 e i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto.
Un punteggio premiante è previsto anche per gli interventi effettuati in un Comune ad alta marginalità. Oppure in caso di attività lavorativa esercitata in un paesino montano o in smart working (almeno al 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento).
Sarà premiante anche l’ISEE uguale o inferiore a 20mila euro. Oppure la presenza di almeno un figlio di età pari o inferiore a 10 anni, con residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato.
Punti in più sono previsti anche in caso di recupero edilizio seguendo le soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla Regione. Oppure conferendo i lavori di recupero edilizio a imprese aventi sede legale in un Comune montano piemontese.
In arrivo contributi fino a 40.000 euro per chi si trasferisce in uno dei 465 Comuni
Per beneficiare dei contributi bisogna essere titolari del diritto di proprietà (o impegnarsi ad acquisirlo) di un’abitazione censita al Catasto di uno dei 465 Comuni. Inoltre, occorre trasferirvi in essa la propria residenza e dimora abituale per 10 anni.
Nel caso di contributo economico per l’acquisto del diritto di proprietà, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria. Invece i lavori di recupero edilizio andranno ultimati entro 1 anno e mezzo.
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