Riavvolgendo il nastro e facendo un passo indietro, torniamo allo scorso 23 giugno quando la Corte Costituzionale ha dichiarato gli assegni degli invalidi civili totali del tutto inadeguati. Con la sentenza n. 152 pubblicata il 20 luglio 2020, è stato quasi triplicato l’assegno da 286,81 euro a 651,51 euro mensili.
La Corte ha ritenuto irragionevole riconoscere ai soggetti che ne hanno diritto un trattamento inferiore rispetto all’assegno sociale pari oggi ad euro 459,83 per 13 mensilità.
Un traguardo questo, in cui in molti ormai non credevano più, e che contrariamente alle aspettative si sta concretizzando.
Qui i Professionisti di ProiezionidiBorsa hanno chiarito alcuni passaggi della circolare n. 107 dell’INPS del 23 settembre 2020.
In particolare, a chi spetta l’aumento della pensione di invalidità, a quanto ammonta il nuovo assegno e quando arriverà.
Come anticipato, infatti, con la prossima rata di novembre 2020, i percettori degli assegni di invalidità riceveranno la maggiorazione sociale e gli arretrati. È quindi in arrivo l’aumento e gli arretrati dell’assegno di invalidità, ma non per tutti scatta in automatico.
In arrivo l’aumento e gli arretrati dell’assegno di invalidità, ma non per tutti scatta in automatico
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Questo beneficio riguarda una platea di cittadini molto ampia.
In molti hanno scritto alla Redazione di ProiezionidiBorsa per conoscere quali soggetti devono presentare la domanda e quali no. Rispondendo alla domanda, possiamo confermare che dovranno presentare la domanda al fine dell’adeguamento dell’importo, solo i soggetti titolari di pensione di inabilità ex lege 222/1994.
Tutti gli altri soggetti, non dovranno presentare alcuna domanda. L’aumento dell’assegno sarà riconosciuto di ufficio. Ecco quindi in arrivo l’aumento e gli arretrati dell’assegno di invalidità, ma non per tutti scatta in automatico.
Per le domande presentate entro il 30 ottobre 2020, l’adeguamento sarà riconosciuto dal 1° agosto 2020.
Per le altre, l’adeguamento sarà riconosciuto dal mese successivo alla domanda.
Si consiglia di consultare anche il sito dell’INPS o di rivolgersi comunque ai CAF o Patronati autorizzati per ulteriori informazioni.