In arrivo addirittura 3 gioie per i pensionati che nel 2022 renderanno più ricca la pensione

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Anno nuovo vita nuova, recita un vecchio slogan. L’INPS ha caricato da poco i cedolini di gennaio 2022, con tutte le novità che abbiamo già esposto.

A partire dalla prossima settimana, i pensionati inizieranno a riscuotere il primo rateo pensionistico targato 2022. Gli elementi più importanti, come sempre, riguardano gli importi riscossi dagli aventi diritto. Ora, al netto dei casi specifici, sono in arrivo addirittura 3 gioie per i pensionati che nel 2022 renderanno più ricca la pensione.

La rivalutazione degli assegni pensionistici

La prima motivazione per gioire sta nella c.d. perequazione dei trattamenti pensionistici per il 2022. In sintesi, si tratta dell’adeguamento delle pensioni all’andamento del costo della vita, all’inflazione. Per il nuovo anno, l’adattamento sarà pari all’1,70% (lordo) in più sugli assegni lordi percepiti al 31 dicembre 2021.

Tuttavia, il tasso di perequazione varierà anche in base alle fasce di importo degli assegni. Gli importi fino a 4 volte il minimo (515,58 euro) saranno rivalutati al 100%, del 90% quelli compresi tra le 4 e le 5 volte e del 75% sopra le 5 volte.

Per avere un’idea concreta dei calcoli da effettuare, ecco a quanto ammonta l’aumento della pensione da 1.000, 2.500 o 3.500 euro mensili. Infine va ricordato che tra 12 mesi (a dicembre 2022) potrebbero esserci eventuali conguagli, a seconda delle dinamiche dell’inflazione.

Le gioie derivanti sul lato Fisco

Altre novità deriveranno dal taglio delle aliquote IRPEF. L’imposta progressiva passerà infatti dalle attuali 5 alle future 4 aliquote: 23%, 25%, 35% e 43%, con la cancellazione del prelievo al 41%. Inoltre vi sarà anche una rimodulazione delle fasce di reddito lordo. In particolare, si amplierà la platea dell’ultimo scaglione, che partirà da 55mila euro.

Secondo le prime simulazioni, l’effetto positivo maggiore sarebbe per i contribuenti delle fasce intermedie di reddito. Ad esempio su un ammontare complessivo pensionistico lordo di 15mila euro il risparmio annuo dovrebbe aggirarsi sui 240 euro. Passerebbe a circa 300 euro (lordi) su una pensione annua di 35mila euro e arriverebbe a quasi 760 euro annui per i pensionati fino a 50mila euro.

È bene tuttavia precisare che l’accordo (tra Esecutivo e forze politiche) sulla riforma IRPEF deve comunque trovare conferma nell’approvazione della Legge di Bilancio.

In arrivo addirittura 3 gioie per i pensionati che nel 2022 renderanno più ricca la pensione

Infine un ultimo fronte di aumenti arriverà dalla rivisitazione delle detrazioni fiscali. Dal prossimo anno l’aliquota IRPEF del 23% scatterà a partire da assegni pensionistici lordi annui pari a 8.500 euro. Dunque dal 2022 si applicheranno nuove modalità di calcolo a beneficio degli importi dei vitalizi.

Infine, anche per le detrazioni dovremo attendere l’ufficialità della riforma tramite l’approvazione della Legge di Bilancio 2022.

Ricapitolando, gli aumenti da perequazione lasciano in sostanza invariato il potere reale della pensione. Più concreti, invece, i ritocchi provenienti dalla componente fiscale: le minori tasse, infatti, lasciano più soldi in tasca ai pensionati.

In secondo luogo ricordiamo che la composizione dei tre elementi (detrazioni, IRPEF e perequazione) potrebbe dare vita a importi differenti da caso a caso. Quello che più interessa, tuttavia, è che si tratterà pur sempre di un segno più sul cedolino.

Approfondimento

Ecco i fortunati pensionati che nel 2022 riceveranno un aumento mensile della pensione di 73,83 euro.

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