Dopo i 2 concorsi appena scaduti ai primissimi di novembre, l’Ente di Previdenza molto presto dovrebbe bandire un nuovo concorso. Anche questa volta si renderà disponibile un buon numero di posti di lavoro a tempo indefinito per laureati di diverse discipline.
La nuova selezione scaturisce direttamente dall’entrata in vigore dell’assegno unico universale per i figli a partire dal 2022. Si tratta di una misura voluta dal Governo per dare sostegno alla genitorialità e alla natalità.
La misura sarà gestita dall’Istituto di Previdenza e coinvolgerà milioni di famiglie. Tutto ciò porterà a un aumento del carico di lavoro dell’Ente e nasce da qui, in definitiva, la necessità di rimpolpare l’organico. Lo stesso decreto che istituisce l’assegno universale autorizza l’INPS a incrementare le risorse da destinare all’erogazione del sussidio.
Quindi a breve si procederà ad assunzioni a tempo indeterminato di personale di area C, profilo economico C1. Allo stato attuale si tratta di una retribuzione lorda mensile di circa 1.859,54 euro.
Ricapitolando, quindi, invitiamo a stare in allerta perché l’INPS assumerà questi 385 laureati a tempo indeterminato con posizione economica C1, mediante bandi.
I requisiti di ammissione al concorso
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Partiamo da una doverosa premessa: il bando (o i bandi) per l’assunzione di queste unità ancora non c’è. Quindi possiamo solo ipotizzare quali saranno i requisiti di ammissione al concorso sulla scorta dei bandi precedenti. Nulla toglie però all’Ente di Previdenza di rivedere i criteri di selezione e apportare modifiche al riguardo.
Fatta la doverosa premessa, ai bandi precedenti venivano chiesti questi requisiti:
- cittadinanza italiana, o di un altro Stato membro UE o l’essere comunque in regola con le norma di legge in tema di cittadinanza;
- idoneità fisica all’impiego e il godimento dei diritti civili e politici;
- assolvimento, laddove previsto, del servizio di leva;
- assenza di condanne penali, ancorché non passate in giudicato, che impediscano la conclusione di un rapporto di lavoro con la P.A.;
- non essere stato destituito, dispensato o licenziato dalla P.A. o dal pubblico impiego;
- la laurea, verosimilmente magistrale/specialistica, ovvero diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento. Al concorso appena scaduto erano diverse le classi di studio che potevano accedere. Tra queste erano ricomprese le seguenti aree: finanza, scienze statistiche, ingegneria gestionale, scienze economiche-aziendali, sociologia, giurisprudenza, scienze politiche.
In allerta perché l’INPS assumerà questi 385 laureati a tempo indeterminato con posizione economica C1
Quali e quante saranno le prove d’esame? Anche in questo caso, in assenza del bando, proviamo a rispondere in base a quanto è successo all’ultimo concorso.
Si potrebbe partire dalla preselezione, nel caso in cui dovessero pervenire all’INPS più di un X numero di domande. A seguire ci potrebbero essere (solo per chi supererà la preselezione) 2 prove scritte (quesiti a risposta multipla) e una prova orale.
Dunque, non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando, per conoscere i dettagli del concorso e poter inoltrare domanda. Consigliamo ai Lettori di continuare a seguire (anche) la sezione lavoro di ProiezionidiBorsa, in quanto ne daremo pronta notizia.
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