Giornata storica per la banca guidata da Andrea Orcel. In 30 anni solo una decina di volte Unicredit aveva guadagnato oltre il 13% in una seduta. Mai, però, prima d’ora il rialzo era stato accompagnato da volumi letteralmente esplosi al rialzo. Rispetto alle cinque sedute precedenti, infatti, in volumi scambiati sul titolo sono aumentati di circa il 400%. Non deve sorprendere, quindi, che il Ftse Mib, trainato dall’indice settoriale delle banche, abbia guadagnato oltre l’1% risultando di gran lungo il migliore tra i listini del Vecchio Continente. Pe capire la portata del rialzo basta dire che Unicredit non solo ha recuperato i livelli pre-guerra, ma anche quelli pre-Covid e si è portato portato ai massimi di maggio 2018.
Quali sono state le cause che hanno scatenato i rialzisti?
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I risultati del quarto trimestre di Unicredit sono stati eccezionali. I risultati sia sugli utili che sui ricavi hanno battuto anche le più rosse aspettative. Un risultato concreto per gli azionisti è l’aumento del dividendo distribuito. Il dividendo proposto per 1,91 miliardi di euro, in rialzo del 63%, corrisponde a un payout ratio del 35% sull’utile netto e a un dividendo per azione di 0,9872 €, con una crescita dell’84% anno su anno. Su questi livelli il rendimento del dividendo è pari al 5,5%.
Questi ottimi risultati hanno portato a un’immediata revisione delle raccomandazioni degli analisti. Si passa, quindi, da Equita che alza il target price a 15,6 € a Goldman Sachs che lo ha alzato a 19,5 €.
In 30 anni solo una decina di volte Unicredit aveva guadagnato oltre il 13% in una seduta: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 31 gennaio in rialzo del 12,39% rispetto alla seduta precedente, a quota 15,736 €.
La tendenza che era già rialzista sia nel breve che nel medio, dopo la seduta del 31 gennaio si è rafforzata ancora di più. Al momento, quindi, non ci sono grossi problemi all’orizzonte.
L’unico motivo di preoccupazione potrebbe arrivare dall’ipercomprato. Tuttavia, come abbiamo scritto più volte un titolo azionario in salute può continuare a salire anche se in ipercomprato.
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