Sono moltissimi in Italia gli appassionati di orto e giardino che coltivano i pomodori. Pochi peraltro sanno che questo ortaggio sensazionale da un punto di vista naturale è un frutto. Ma questo poco importa, perché noi tutti lo utilizziamo gastronomicamente come una verdura. Non è esagerato considerare il pomodoro come uno degli elementi principe della cucina italiana. Il problema è che per quanto sia diffusa la sua coltivazione, la sua pianta è anche piuttosto delicata. Il rischio costante è quello di vedere muffe crescere, oppure di ottenere pomodori privi di sapore a causa dei ristagni e dell’umidità.
Proprio per questo gli esperti consigliano di svolgere la cosiddetta sfemminellatura a maggio assieme ad altre operazioni, in modo da rinforzare la pianta e ridurre i rischi di malattia. Ma come alcuni sapranno c’è un altro rischio che inquieta gli appassionati di pollice verde. Alcuni la chiamano tignola, altri con un termine più scientifico Tuta absoluta. Si tratta di un insetto che negli ultimi anni si è diffuso nel nostro Paese, ma che ha origine in Sud America.
Gli effetti tipici
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Tra i vari parassiti del pomodoro è uno dei più difficili da debellare. Infatti, questo lepidottero riesce a deporre centinaia di uova sulla superficie della pianta. Quando queste si schiudono, questi parassiti iniziano a scavare nei tessuti interni e nelle foglie, causando le caratteristiche macchie giallastre. Così, secondo gli esperti, è importante eseguire questi lavori sulle piante.
Un primo passo importante risiede nella lavorazione del terreno. Visto che le radici del pomodoro hanno bisogno di molta aria e acqua, occorre lavorarlo in profondità, consentendo così uno sviluppo pieno delle stesse. In questo modo sembrerebbe ridursi di molto il rischio che le crisalidi, con il freddo, vadano a svernare là. Il grande pericolo consiste nelle uova della Tuta absoluta, e queste tendono a nascondersi in primavera anche nell’erba alta. Così una buona operazione di pacciamatura destinata a diradare le erbacce riduce la probabilità di comparsa.
Importante eseguire questi lavori sulle piante di pomodori per evitare il problema vitale che distrugge le foglie
Tra le varie armi a disposizione, c’è anche lo sviluppo di una rete di cosiddetti antagonisti naturali. Non si tratta di altro che di specie in grado naturalmente di dare la caccia alle tignole. Tra queste ci sono esemplari della specie Macrolophus e Nesidiocoris, che sono naturali predatori delle larve.
Attenzione, infine, alla presenza della cosiddetta erba morella, una pianta spontanea sulla quale la tignola sembrerebbe trovare un habitat molto favorevole per la moltiplicazione.
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