Amiamo il fritto misto ma poi non digeriamo? Se accade questo è perché sbagliamo qualche passaggio nella ricetta. Ecco, quindi, i 2 maggiori consigli per preparare un fritto misto leggero, croccante e facile da digerire.
Uno dei piatti protagonisti delle tavolate delle feste è il fritto misto. È quasi ovvio fare centro preparando questo piatto che, a dir poco, farà venire l’acquolina a tutti.
Quando si parla di fritto misto si intende, ovviamente, quel piatto di pesce misto, appunto, tipicamente consumato nel cuoppo napoletano. Nelle città di mare, infatti, il fritto misto è venduto anche come finger food, da consumare direttamente con le mani, come vuole la tradizione.
Seppioline, gamberetti, calamari, alici e tanto altro ancora, tutto questo è ciò che troveremo all’interno di un buon fritto misto.
Il vero problema, se così si può chiamare, di questo piatto è, forse, il suo risultare, per alcune persone, poco digeribile. Trattandosi di pesce fritto, infatti, può capitare che, a qualcuno, rimanga tutto sullo stomaco, finendo per affaticare la propria digestione.
Per aggirare quest’eventualità, ci sono alcuni trucchetti del mestiere che potremmo utilizzare per eliminare il problema. Vediamo, quindi, le dritte utili per rendere il fritto misto più leggero e digeribile.
Il trucchetto che pochi ammettono di usare su olio e farina cambia davvero il gusto del nostro fritto misto
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Il pesce è uno dei cavalli di battaglia in cucina, soprattutto durante le feste. Basta un polpo, ad esempio, per preparare primi e secondi piatti da urlo, ma non solo.
La frittura, poi, si sa che renderebbe buona anche una suola di scarpe. È un modo di dire, ma che poi non è così lontano dalla realtà.
Molte persone, ad esempio, friggeranno a Natale per preparare i buonissimi struffoli, così buoni che saranno uno tira l’altro.
Tornando ai piatti principali, invece, è sicuro che anche quest’anno molte persone si metteranno all’opera per preparare il fritto misto. Ecco, quindi, quali trucchetti dovremo utilizzare per questa ricetta.
La farina migliore da utilizzare
Non ci sono dubbi: la farina migliore da usare per questa ricetta è quella di semola rimacinata di grano duro. L’assenza di colesterolo di questa farina è una caratteristica molto importante, che la rende ottima anche per chi soffre a causa di questo problema.
In alternativa anche la farina di riso andrà molto bene per questa ricetta.
Ecco quale olio dovremo usare
Riguardo all’olio, invece, dovremo orientare la nostra scelta su quello di semi di girasole. Questo prodotto, infatti, ci aiuterà a ottenere una frittura croccante, ma con un sapore delicato e non ingombrante.
Questo è il trucchetto che pochi ammettono di usare, e che accompagnerà in modo eccellente il sapore del pesce. Durante la cottura, inoltre, dovremo fare attenzione che la temperatura dell’olio non diminuisca mai al di sotto dei 180°. Solo in questo modo, infatti, potremo avere la certezza di ottenere una frittura croccante, leggera e assolutamente digeribile.
Come conservare il fritto misto e ritrovarlo croccante e buono anche dopo giorni
Per ritrovare il fritto misto buono come lo avevamo lasciato, basterà conservarlo in frigo in contenitori di vetro con la chiusura ermetica. In questo modo il nostro pesce fritto rimarrà buono per altri 2 o 3 giorni, e non disperderà la sua fragranza e il profumo.