Prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico conviene chiedersi se il trapianto di capelli funziona veramente ed è la cura definitiva della calvizie. Nell’articolo “Quanto costa un trapianto di capelli? Ecco dove conviene” potrete reperire informazioni sulla spesa da preventivare. In linea di massima esiste la possibilità di risparmiare sui costi dell’intervento semplicemente recandosi all’estero in cliniche specializzate. Nonostante le spese di viaggio e di soggiorno, il costo complessivo degli interventi di chirurgia estetica in Paesi come Tunisia, Romania, Slovenia è più vantaggioso.
A prescindere dal luogo in cui sottoporsi all’autotrapianto dei capelli conviene informarsi da fonti autorevoli sull’efficacia della procedura. Gli esperti di Proiezionidiborsa vi diranno se il trapianto di capelli funziona veramente ed è la cura definitiva della calvizie. Ciò perché possiate dissipare i dubbi che vi assalgono ed eventualmente risolvervi con maggiore convinzione ad affidarvi ad un chirurgo esperto.
Il trapianto di capelli funziona veramente ed è la cura definitiva della calvizie?
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Purtroppo il trapianto di capelli non sempre assicura i risultati che si desiderano. A distanza di pochi anni dall’innesto dei bulbi si registra spesso l’insorgenza del fenomeno del diradamento e della caduta. Ciò perché l’autotrapianto non è sufficiente a contrastare la perdita dei capelli. E non tutti coloro che soffrono di alopecia possono sottoporsi all’intervento perché accade spesso che la qualità del capello non lo consenta. Inoltre è importante monitorare il livello di calvizie che il paziente presenta nel momento in cui formula la richiesta dell’autotrapianto. Occorre infine valutare le condizioni in cui versa l’area del cuoio capelluto da cui il chirurgo estrarrà i bulbi per l’innesto.
Un’ulteriore notizia scoraggiante raggiunge i soggetti che lottano contro gli effetti antiestetici dell’alopecia o del diradamento. Il trapianto di capelli non rappresenta affatto definitivo e soprattutto non cura la calvizie. Ciò significa che l’innesto di bulbi non ha alcuna valenza terapeutica e non scongiura il ripresentarsi della calvizie. Se la vista di un uomo senza capelli è ancora socialmente accettabile, per una donna è più faticoso convivere con un fenomeno così deturpante.
Il Servizio Sanitario Nazionale non riconosce tuttavia all’alopecia areata lo statuto di malattia per cui qualunque intervento chirurgico resta a carico del paziente.