Ancora una volta l’avvio negativo di Wall Street ha trascinato al ribasso le Borse europee. I mercati azionari del Vecchio Continente hanno chiuso la seduta con ribassi vicini all’1%. Alcuni dati sull’inflazione riportano l’incertezza sui mercati azionari, timorosi soprattutto di un’azione decisa da parte della Banca Centrale Europea in materia di tassi. L’inflazione continua a fare paura ai mercati. I dati sul costo della vita che arrivano dall’Europa non sono per niente incoraggianti. Eurostat ha confermato che ad aprile nell’Eurozona l’inflazione ha raggiunto un record del 7,4%. Nell’intera Unione Europea il dato è salito all’8,1%, rispetto al 7,8% di marzo.
Per dare un termine di paragone, lo scorso anno ad aprile l’inflazione era al 2%. Fa impressione il costo della vita in Estonia, al 19,1%. Fuori dall’Unione Europea, ma sempre in Europa, colpisce l’inflazione nella Gran Bretagna. L’inflazione nel Regno Unito ha raggiunto il 9% su base annua, contro il 7% del mese precedente. Questo è il dato più alto da quando il Paese misura la variazione del costo della vita.
Il tonfo di Wall Street zavorra le Borse ma a Piazza Affari sale una banca per una clamorosa indiscrezione
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Secondo uno studio della banca Standard & Poor’s, inflazione e ricaduta della guerra in Ucraina rallenteranno fortemente la crescita globale nel 2022. Un’analisi prevede un PIL degli Stati Uniti al 2,4%, nell’Eurozona al 2,7% e in Cina al 4,2%. Anche le notizie sull’inflazione non hanno aiutato i mercati azionari europei, che hanno iniziato la giornata molto debolmente. La situazione è peggiorata nel primo pomeriggio, quando hanno cominciato ad arrivare i primi segnali di apertura da Wall Street. L’avvio della Borsa americana è stato terribile. I principali indici a Wall Street dopo due ore di contrattazione stavano perdendo attorno al 3%. Mentre in Europa alla fine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in calo dell’1,3%. La Borsa tedesca è calata dell’1,2%. Stesso ribasso per Parigi, mentre Londra ha chiuso in calo dell’1%.
Piazza Affari ha chiuso la seduta in calo dello 0,9% e il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato a 24.085 punti, sui minimi della giornata. Gli analisti di Credit Suisse credono nel nostro listino. Secondo gli esperti della banca Svizzera, in una ripresa dei mercati azionari la nostra Borsa sarebbe favorita. Purtroppo oggi sul paniere dei 40 titoli a maggiore capitalizzazione solo 8 hanno chiuso in territorio positivo. I 2 titoli migliori tra le blue chips sono stati Iveco e Unicredit. Il tonfo di Wall Street non frena la banca milanese, che ha chiuso con un rialzo del 2% spinta da una clamorosa indiscrezione. Secondo un quotidiano americano, prima dello scoppio della guerra Unicredit stava valutando la possibilità di una fusione con la banca tedesca Commerzbank. Gli eventi del conflitto hanno poi fatto accantonare questa ipotesi. Tuttavia, il mercato sembra crederci ancora, almeno stando al rialzo della seduta di oggi.
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