In Europa, ma anche negli Stati Uniti, si rafforza la paura della recessione e le Borse perdono tutte terreno. Ieri per i mercati azionari è stata una nuova seduta di passione. Le Borse europee dopo una buona partenza hanno invertito la direzione e sono scese quando è stato diffuso un dato molto seguito dagli operatori.
L’indice PMI di S&P Global, che indica lo stato complessivo di salute dell’economia, nell’Eurozona è sceso ai minimi di 16 mesi. L’indice ha fatto segnare 52 punti contro 54,8 punti di maggio. In genere un valore superiore a 50 punti indica una crescita mentre un valore sotto i 50 punti indica recessione. Il calo dell’indice rispetto a maggio ha rafforzato l’ipotesi di un possibile scenario recessivo nella seconda parte dell’anno.
Il tonfo dell’euro ai minimi da 20 anni allarma l’Europa e Piazza Affari e lascia presagire questo scenario
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Il dato ha provocato un ulteriore scivolone del rapporto euro-dollaro. Il rapporto tra le due valute è sceso a 1,02 ai minimi degli ultimi vent’anni. Questo calo indica che molti stanno vendendo asset in euro per acquistare asset in dollari. Probabilmente chi sta vendendo ha la paura di un ulteriore calo dei mercati europei per la seconda parte dell’anno.
Sicuramente non hanno aiutato le parole del presidente della Bundesbank, Joachim Nagel. In un commento pubblico il Presidente della banca tedesca ha dichiarato la sua ostilità per il nuovo scudo anti spread della BCE. Queste dichiarazioni ostili potrebbero riportare le vendite sui titoli obbligazionari dei Paesi più indebitati in Europa, tra questi c’è l’Italia. Ieri lo spread tra BTP e Bund è cresciuto ed ha chiuso intorno a 199 punti. Occorre ricordare che a metà giugno lo spread aveva toccato i 240 punti base. Poi l’annuncio dello scudo da parte della presidente Christine Lagarde ha riportato il differenziale sotto i 200 punti.
Da sottolineare che oltre il tonfo dell’euro ai minimi da 20 anni, anche questo scenario di crescente debolezza dell’economia europea ha spinto gli operatori alle vendite. Ieri i principali listini del Vecchio Continente hanno chiuso in profondo rosso con cali vicini al 3,0%. Piazza Affari ha subito un nuovo tracollo con una chiusura negativa del 2,9%. Durante la giornata l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha segnato un nuovo minimo dell’anno per poi chiudere a 20.705 punti.
Cosa attendersi oggi dal Ftse Mib
Da un punto di vista operativo l’indice maggiore di Piazza Affari ha violato al ribasso un livello di prezzo molto importante. La discesa sotto 21.000 punti ha ulteriormente indebolito il trend già ribassista. Se i prezzi dovessero continuare a scendere anche oggi potrebbero arrivare a 20.300 punti, sui livelli di due anni fa. Al rialzo una chiusura sopra 21.000 punti potrebbe allentare le tensioni ribassiste ma per un recupero il Ftse Mib dovrebbe salire sopra 21.600 punti.
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