Dopo soli 3 giorni di Borsa aperta torniamo a occuparci del titolo EdiliziAcrobatica. In quell’occasione scrivevamo
le quotazioni si sono portate sul II obiettivo di prezzo in area 16,00 euro. La tenuta (ndr in chiusura di settimana) di questo livello potrebbe favorire una ripartenza delle quotazioni che, se concretizzata, porterebbe le quotazioni verso nuovi massimi storici. C’è, quindi, ancora un’opportunità per i rialzisti di invertire la tendenza sul titolo EdiliziAcrobatica.
In caso contrario, le quotazioni potrebbero scendere verso il III obiettivo di prezzo in area 13,60 euro. Su questo livello, poi, la probabilità di assistere a una ripartenza al rialzo sarebbe molto alta. In questo caso, quindi, il titolo si candiderebbe ad aggiornare i suoi massimi storici che attualmente passano per area 21 euro.
Purtroppo la chiusura del 4 febbraio non ha portato buone notizie in quanto ha visto la rottura dell’importante supporto in area 16,00 euro. La settimana, infatti, ha visto le quotazioni di EdiliziAcrobatica a perdere circa il 10%.
Tuttavia, il tonfo delle azioni EdiliziAcrobatica potrebbe essere una grande opportunità per chi guarda al lungo periodo. Primo perché acquistare in area III obiettivo di prezzo vuol dire avere poche probabilità a sfavore. Secondo, il titolo ha ottime prospettive di crescita è evidente dalle previsioni degli analisti che vedono una crescita media annua degli utili per i prossimi tre anni pari al 41,9%. Negli ultimi 12 mesi, poi, le aspettative di utili futuri sono state riviste più volte al rialzo.
Per gli analisti che coprono il titolo la raccomandazione è mantenere con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di circa il 33%.
Se, invece, si guarda ai multipli di mercato, le quotazioni di EdiliziAcrobatica risulta essere sempre sopravvalutate
Il tonfo delle azioni EdiliziAcrobatica potrebbe essere una grande opportunità per chi guarda al lungo periodo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo EdiliziAcrobatica (MIL:EDAC) ha chiuso la seduta del 4 febbraio a quota 15,05 euro in ribasso dello 0,66% rispetto alla seduta precedente