Si riaprono i giochi per il Bonus 110. Perché è in dirittura d’arrivo la proroga al 31 dicembre del 2022 per la presentazione delle Comunicazioni di inizio lavori asseverate (Cilas). In più, ci sono delle importanti novità pure sulla cessione dei crediti fiscali. Includendo pure quelli che sono rimasti incagliati a causa di un mercato dei Bonus edilizi poco liquido già da parecchi mesi nel nostro Paese. Ecco, nel dettaglio, tutto quello che c’è da sapere.
Sul 110 cambia tutto per non cambiare nulla. Almeno per il breve termine, in quanto il Governo italiano ha trovato la quadra per la proroga delle Cilas per il mantenimento del 110% per un altro anno. In linea con le istanze di partiti come Forza Italia, infatti, per la presentazione delle Cilas arriverà, salvo clamorose sorprese, la proroga fino al 31 dicembre del 2022.
Il Superbonus 110% è pronto a risorgere, ecco come con le ultime modifiche del Governo italiano
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Così come, tra le novità in zona Cesarini, ci sono pure quelle relative alle operazioni di cessione dei crediti. Queste, infatti, saliranno da quattro a cinque. In modo tale da rendere il mercato dei Bonus edilizi più liquido. È una misura che, tra l’altro, fa il paio con l’introduzione di prestiti ponte, garantiti da Sace, per i crediti fiscali. Quelli che sono rimasti incagliati.
Per le novità sul 110 l’intesa, da parte del Governo italiano, è arrivata dopo una vera e propria battaglia interna tra i tre partiti della maggioranza. Ma alla fine, quindi, il Superbonus 110% è pronto a risorgere. Con le modifiche inserite sia nella manovra finanziaria sia nell’iter di conversione in Legge dello Stato del Decreto Aiuti quater.
La cessione dei crediti fiscali passa da quattro ad un massimo di cinque, ecco come
In merito al numero di cessioni dei crediti, con l’aumento da quattro a cinque la prima operazione sarà libera. Dopodiché, in un numero massimo di tre, la cessione dei crediti potrà avvenire solo attraverso operatori abilitati. E quindi banche, assicurazioni e intermediari finanziari. Per poi arrivare non più alla quarta, ma alla quinta cessione del Bonus edilizio attraverso il trasferimento dalla banca al correntista.
Con questo quinto passaggio, come sopra accennato, l’Esecutivo guidato dalla Premier Giorgia Meloni punta a ridurre i casi di crediti fiscali incagliati. Sia per problemi di liquidità da parte delle imprese, sia per ragioni di capienza fiscale da parte degli intermediari finanziari.
La proroga delle Comunicazioni di inizio lavori asseverate è decisiva per i condomini
Per i condomini, ricordiamo che la proroga delle Cilas fino a fine anno permetterà di mantenere il 110% per tutto il 2023. Quando per il Superbonus scatterà il décalage al 90%. Per poi scendere ulteriormente al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025.
L’anticipo del décalage, anche per ottimizzare le risorse, è stato varato dal Governo Meloni anche al fine di prorogare per il prossimo anno pure il Superbonus per le villette unifamiliari. In più, per quel che riguarda i prestiti ponte garantiti da Sace, per le imprese a corto di liquidità, la valutazione del merito di credito terrà conto anche dei Bonus edilizi maturati alla data del 25 novembre del 2022.