Anche senza conoscerla di persona, l’aspetto fisico ha sempre qualcosa da comunicare. E intuire un poco del carattere e della personalità della Regina Elisabetta II, non è certo impresa impossibile. Si capisce bene quanto sia radicata nel suo ruolo, l’attenzione che pone alle abitudini e alle regole della vita di corte. L’impegno e la dedizione meticolosa verso i suoi doveri istituzionali. Averla come suocera non dev’essere impresa semplice. Soprattutto se la tempra della nuora di turno è completamente diversa da quella della Sovrana. E che tra Diana Spencer e la Regina Madre ci fosse più distanza di quella che intercorre tra il Sole e la Terra, è evidente.
Lillibet e oltre
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Da piccola la Sovrana ha il nomignolo di Lillibet. Ma non è questo il soprannome con cui Lady D chiama Sua Maestà. Tra l’altro, nel tempo pare montare nella Sovrana una forte avversione per tale soprannome tant’è che non permette a nessuno di utilizzarlo. L’origine di Lillibet pare sia da imputare alla stessa Elisabetta che da piccolissima, si dice, non riusciva a pronunciare con precisione il nome Elisabeth. Da qui la storpiatura e il nomignolo.
C’è però una persona cui la Sovrana concede di utilizzare tale appellativo ed è l’amatissimo marito Filippo. Infatti pare che sul feretro del compianto, lei abbia lasciato un biglietto scritto a mano libera e firmato Lillibet. Poi Harry ha l’idea di dare tale nome alla figlia unitamente al secondo nome Diana. E a questo punto il pensiero di registrare la piccola come Lillibet non sappiamo dire se sia un gesto di affetto verso la nonnina o una provocazione.
Il soprannome con cui Lady D chiamava la Regina Elisabetta non è Lillibet
Veniamo a lei. La prima nuora, Diana Spencer, la Principessa triste e ribelle che certamente non è nelle grazie della Regina Madre. E non è un mistero. La Principessa del popolo, con la sua dolcezza, simpatia e spontaneità, molto restìa ai rigori propri della vita di corte mette addirittura in ombra la Sovrana. Aspetto che inasprisce ulteriormente i rapporti tra le due. E nelle lettere che Diana scrive all’amico Roger Bramble parla di Sua Maestà chiamandola The boss. E pare proprio che la chiamasse così! La lettera in questione è venduta all’asta unitamente alle altre e i proventi confluiscono nelle organizzazioni sostenute dalla principessa e dal signor Bramble. Si tratta dell’English National Ballet e della Young Musicians Symphony Orchestra.
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