La seduta del 27 marzo ha visto il settore industriale tira la volata al Ftse Mib con Iveco Group e Maire Tecnimont. Questo settore, infatti, insieme a quello Telecom (Ftse Italia All-Share Telecommunications) e Beni Industriali (Ftse Italia All-Share Industrial Goods) è stato tra i migliori con un rialzo dell’1,8%. In particolare, i titoli Maire Tecnimont e Iveco Group sono stati i migliori delle Mid Cap con un rialzo del 4,28% e 3,34%, rispettivamente. Se il settore industriale tira la volata al Ftse Mib con Iveco Group e Maire Tecnimont, ci occuperemo di quest’ultimo titolo in quanto dell’altro ce ne siamo occupati recentemente.
I punti di forza e di debolezza di Maire Tecnimont
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Tra i suoi punti di forza titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0,38 volte il suo fatturato. Inoltre, le previsioni di fatturato della società sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti.
Conseguentemente, negli ultimi quattro mesi, il prezzo obiettivo medio degli analisti è stato ampiamente rivisto al rialzo. Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 15% circa.
Tra i punti deboli, invece, c’è la redditività del gruppo che è relativamente bassa e rappresenta un punto debole.
Infine, i prezzi obiettivo degli analisti che seguono l’azione, differiscono notevolmente tra loro. Ciò suppone una difficoltà nel valutare l’azienda e la sua attività.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Maire Tecnimont (MIL:MT) ha chiuso la seduta del 27 marzo a quota 3,898 €, in rialzo del 4,28% rispetto alla chiusura precedente.
In chiusura di seduta abbiamo assistito sia all’incrocio rialzista delle medie che al segnale rialzista dello SwingTrading Indicator. Inoltre, l’indice di forza relativa rispetto al Ftse Mib è passato in territorio positivo. Potrebbe, quindi, essere molto probabile un’accelerazione rialzista che potrebbe riportare le quotazioni di Maire Tecnimont stabilmente al rialzo nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 4,2%.
Al ribasso, invece, un segnale negativo potrebbe arrivare da chiusure giornaliere inferiori a 3,5 €.