Un risparmiatore che ha soldi in banca può guadagnare adesso il 6,50% fisso per due anni con le nuove obbligazioni Goldman Sachs in euro. Ecco i vantaggi e i rischi di questo prodotto finanziario unico nel suo genere.
Se stai cercando un investimento in obbligazioni che ti offra un rendimento fisso interessante, potresti essere interessato ai nuovi bond di Goldman Sachs. I nuovi titoli obbligazionari emessi dal colosso bancario USA offrono per i primi due anni una cedola fissa elevatissima. Si possono acquistare in Borsa attraverso la nostra banca o il nostro intermediario finanziario, a partire da 1.000 euro nominali. Ma chi è Goldman Sachs e quali sono le caratteristiche principali di queste obbligazioni, il guadagno massimo potenziale e i punti di forza e debolezza?
Chi è e cosa fa Goldman Sachs
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Goldman Sachs è una delle più grandi e prestigiose banche d’investimento al Mondo, fondata nel 1869 a New York. La sua attività principale è offrire servizi finanziari a clienti istituzionali, come società, governi, fondi pensione e hedge fund. In quanto banca d’affari opera nei settori del corporate finance, del trading, dell’asset management e della consulenza strategica.
Goldman Sachs Group Inc. ha una valutazione creditizia tra le più elevate al Mondo, addirittura superiore a quelle dello Stato italiano. La possibilità di insolvenza del gruppo bancario USA è una ipotesi remotissima. Quindi anche le obbligazioni emesse hanno un livello di sicurezza tra i più elevati al Mondo.
Il segreto per guadagnare adesso il 6,50% con le nuove obbligazioni
L’obbligazione di Goldman Sachs (ISIN XS2482780561) scadrà il 27 giugno 2033 ed ha una durata totale di 10 anni. Il lotto minimo di 1.000 euro la rende un investimento alla portata di tutte le tasche. Nonostante la banca sia statunitense, la valuta di negoziazione e di liquidazione è l’euro. L’obbligazione è negoziabile sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana S.p.A., nel segmento EuroMOT.
Il bond ha una struttura particolare che prevede due tipi di cedole: una cedola fissa annuale per i primi due anni dalla data di emissione e una cedola variabile annuale dal terzo anno fino alla scadenza. La cedola fissa è pari al 6,50% del valore nominale del prestito. La cedola variabile è pari alla differenza tra il 6% e il 150% del tasso Euribor a 3 mesi. La cedola variabile potrà essere al massimo del 6% e al minimo dell’1,50%. Il tasso Euribor è il tasso interbancario medio al quale le banche si prestano denaro a breve termine nell’area dell’euro.
Quale potrebbe essere il guadagno massimo e minimo annuale
Il guadagno massimo annuale che si può ottenere dall’obbligazione è pari al 6,50% lordo (4,8% netto) per i primi due anni. Il guadagno massimo scende al 6% lordo (4,4% netto) per gli anni successivi. Il guadagno minimo annuale che si può ottenere dall’obbligazione è pari all’1,50% lordo (1,1% netto) per gli anni successivi ai primi due. La variabilità del rendimento annuale dipende dal valore dell’Euribor.
Naturalmente i rendimenti sopra indicati fanno riferimento a un prezzo di acquisto e vendita dell’obbligazione pari a 100 centesimi. Il prezzo di acquisto e di vendita dell’obbligazione incide sul rendimento totale che si può ottenere dall’investimento. Infatti, il rendimento effettivo a scadenza dipende non solo dalle cedole percepite. Anche la differenza tra il prezzo pagato per acquistare l’obbligazione e il prezzo ricevuto per venderla o rimborsarla incide sul rendimento finale.
Punti di forza e debolezza dell’obbligazione
Quindi, il segreto per guadagnare adesso il 6,50% per due anni è investire nell’obbligazione di Goldman Sachs. Il rendimento fisso elevato per i primi due anni e una buona valutazione creditizia delle agenzie di rating, sono tra i punti di forza del bond. Ma l’obbligazione ha anche dei punti di debolezza, come la variabilità delle cedole e la durata di 10 anni.
I titoli di Stato italiani potrebbero essere una alternativa altrettanto valida. Per esempio, alcuni BTP hanno dei rendimenti davvero interessanti. Per chi ha un orizzonte temporale più breve, massimo 5 anni, anche un conto deposito potrebbe essere una valida alternativa.