È il piatto che ci salva in calcio d’angolo, quando visite inattese s’intrattengono oltremisura o quando non siamo riusciti a fare la spesa. Saporito e capace di generare convivialità può risultare eccellente anche quando volutamente lo mettiamo in menù. Gli spaghetti aglio e olio rappresentano il porto sicuro per ogni donna o famiglia in affanno.
Attenzione, però, perché se si pecca nella cottura, semplice ma delicatissima, diventa un piatto poco gradevole. Il sapore può oscillare dall’effetto pasta insipida a quel retrogusto di aglio super fritto che disturba il palato. Di contro, se l’aglio non è dorato al punto giusto, il sapore svanisce del tutto e rischiamo di servire della semplice pasta con olio più utile in periodi di disturbi intestinali che non per una serata tra amici.
Il segreto delle nonne per spaghetti aglio e olio senza retrogusto di frittura
Indice dei contenuti
Procediamo con ordine. Gli ingredienti per 4 persone sono:
a) 350 grammi di spaghetti (trafilatura al bronzo) e di qualità superiore;
b) uno spicchio d’aglio;
c) 8-9 cucchiai abbondanti di olio extravergine di oliva;
d) un peperoncino;
2) sale e prezzemolo, quanto basta.
Preparazione
Come si evince dagli ingredienti è importante anche la qualità della pasta, quindi per l’occasione e per questa ricetta semplice ma che non deve sacrificare il gusto, preferiamo la trafilatura al bronzo e la qualità.
Poniamo in pentola l’acqua, portiamola a bollore e saliamo. Nel momento in cui caliamo la pasta procediamo con la fase più delicata e cioè quella che riguarda la doratura di olio e aglio.
Poniamo l’olio nella padella e poggiamo su fuoco lento. Dopo 30 secondi, un minuto al massimo, mettiamo l’aglio e il peperoncino. È qui il segreto delle nonne per spaghetti aglio e olio senza retrogusto di frittura.
Il trucchetto
L’aglio e il peperoncino devono friggere per pochissimi secondi. Appena iniziano a soffriggere, infatti, sempre a fiamma bassa (mai alta, altrimenti bruciamo tutto), afferriamo la padella con le mani e teniamola un poco sollevata dalla fiamma.
Spegniamo il fuoco, l’aglio cuoce ancora perché la doratura continua almeno per due, tre minuti che rappresenta il tempo esatto per evitare la bruciatura sia dell’olio che dell’aglio e che poi sentiremo nel piatto.
Si tratta di un passaggio delicatissimo ma anche molto semplice, basta conoscerlo. Al punto giusto, coliamo la pasta badando di non farla scuocere e condiamo. Serviamo in piatti piani con una spolverata di prezzemolo tagliuzzato.
Da evitare
Alcuni neofiti, nel corso d’opera aggiungono l’olio. Errore gravissimo perché intacca notevolmente il sapore sublime e che rischia di rendere uno dei piatti più succulenti e semplici in una banalissima pasta con olio a crudo.