Il romanzo più bello di sempre ottimo per fare il pieno di emozioni pagina dopo pagina

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Le giornate si accorciano e si fanno sempre più fredde. Sicuramente una buona occasione per decidere di passare più tempo tra le mura domestiche, in compagnia di un buon libro o di una serie TV.

Tra le attività necessarie per mantenersi sempre attivi mentalmente troviamo, sicuramente, la lettura. Anche se in molti prediligono letture semplici sotto l’ombrellone non bisogna sottovalutare le stagioni fredde, vere alleate di nuovi libri.

In precedenza si era citata l’ultima fatica letteraria dell’autore francese Emmanuel Carrère, Yoga.

Oggi, invece si andrà indietro nel tempo per rispolverare un’opera incredibile, tra le migliori di questo autore.

Si sta scrivendo del romanzo “Vite che non sono la mia”, uscito nel 2009.

Il romanzo più bello di sempre ottimo per fare il pieno di emozioni pagina dopo pagina

In “Vite che non sono la mia” l’autore tra un episodio autobiografico e l’altro svela non solo la propria vita ma anche quella degli altri.

Il romanzo si apre con la famiglia Carrère in vacanza nello Sri Lanka nel lontano 2004.

La vacanza si trasforma in un incubo quando uno tsunami di dimensioni gigantesche devasta le coste dell’isola.

Oltre alle coste l’acqua si porta via anche la vita di moltissime persone. Tra queste troviamo Juliette, la figlia di una famiglia del posto con cui Carrère e la compagna Helene avevano legato. Nelle pagine del romanzo l’autore descrive minuziosamente la ricerca della bambina non risparmiando dettagli, a volte strazianti.

La famiglia Carrère assiste alla sciagura dello tsunami senza esserne direttamente coinvolta ma dalla sofferenza non si scappa.

Infatti una volta tornato in patria l’autore dovrà affrontare un altro dolore, la malattia della sorella della compagna.

Nella seconda parte del romanzo si cerca di ricostruire la vita della donna ormai morente.

Un modo per assorbire il dolore altrui e quello della perdita. Tra il senso di impotenza che affligge di fronte ad una notizia tremenda e il senso di sollievo che si prova quando tocca ad altri.

Le esperienze, molteplici e diverse tra loro, si mescolano arrivando a moltiplicarsi trascinando il lettore da una storia all’altra.

Un romanzo, a tratti difficile, che coinvolgerà pagina dopo pagina tra vita, morte e dolore. L’autore ci ricorda con il suo solito stile semplice e diretto la fragilità della vita contrapposta alla certezza della morte. Un romanzo straziante ma anche il romanzo più bello di sempre ottimo per fare il pieno di emozioni pagina dopo pagina.

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