L’infarto del miocardio sarebbe una delle cause di decesso ormai più comuni. Il termine “infarto” descriverebbe la situazione di necrosi, quindi la morte di una parte del cuore, a seguito dell’interruzione del flusso sanguigno, a causa dell’ostruzione delle arterie. Una delle cause di questo avvenimento sarebbe l’elevata quantità di colesterolo, che si depositerebbe, appunto, nelle arterie. Come sappiamo, il colesterolo sarebbe importante poiché svolgerebbe diverse funzioni per l’organismo. Tuttavia, il colesterolo si dividerebbe in una parte buona e in una cattiva. Quando il livello cattivo supera il colesterolo buono, allora potrebbe essere rischioso. Infatti, si consiglierebbe di tenere il colesterolo totale sotto i 200 mg/dl, ma soprattutto di tenere a bada quello cattivo, aumentando l’HDL.
Un ruolo fondamentale sarebbe svolto dall’alimentazione. Infatti, i cibi che ingeriamo sarebbero responsabili dell’aumento o della diminuzione. Anche l’attività fisica potrebbe aiutarci a tenere la situazione sotto controllo. Infatti, anche una semplice camminata quotidiana contribuirebbe a ridurlo. Comunque, vi sarebbero soggetti che, nonostante una sana alimentazione e un corretto stile di vita, non riuscirebbero a mantenere i livelli di colesterolo nella norma. Queste “eccezioni” potrebbero rientrare nei cosiddetti casi di familiarità. Ciò significherebbe che questi stessi soggetti sarebbero predisposti, a causa della genetica. Per queste persone sarebbe consigliata, per esempio, una terapia farmacologica. Fortunatamente, esisterebbero in commercio delle pillole che terrebbero a bada il colesterolo.
La polipillola
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Avendo la situazione sotto controllo e non facendo schizzare il colesterolo alle stelle, il rischio di infarto si ridurrebbe. Per esempio, la pillola specifica per abbassare i livelli di colesterolo cattivo sarebbe la statina. E se dicessimo che vi sarebbe anche una polipillola capace di ridurre il rischio di infarto anche sui soggetti cardiopatici? La scienza e la ricerca fanno passi da gigante. Per questo sarebbe stata creata una pillola composta di statina, antipertensivo e aspirina, capace di ridurre il rischio del 30%. Infatti, questa pillola sarebbe consigliata soprattutto per coloro che avrebbero avuto già un infarto.
Funziona?
È stato condotto uno studio su pazienti cardiopatici che, in precedenza, avrebbero avuto un attacco di cuore. A questi soggetti sarebbe stata somministrata la polipillola. Il risultato, dopo mesi, sarebbe stato notevole. La polipillola avrebbe il merito di diminuire il rischio non solo di infarto del miocardio, ma anche di ictus.
Il rischio di infarto si ridurrebbe grazie a questo rimedio oltre al colesterolo
In sostanza, la polipillola potrebbe fare parte della strategia di prevenzione alle recidive. Dunque, quello che dovremmo fare è cercare di abbassare i livelli di colesterolo cattivo. Se siamo soggetti predisposti, consultiamo il medico di fiducia. Infatti, solo quest’ultimo può suggerirci il migliore regime alimentare e un’eventuale terapia farmacologica.
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