Il ribasso settimanale non mette in pericolo il rialzo di medio lungo periodo delle azioni ENI

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Il ribasso settimanale non mette in pericolo il rialzo di medio lungo periodo delle azioni ENI, tanto che rimane ancora valido quanto scritto nel report di agosto: E se entro l’anno il titolo ENI aggiornasse i suoi massimi storici?

Da agosto a oggi le azioni ENI hanno guadagnato oltre il 20% aiutate in questo dall’andamento del prezzo del petrolio che nello stesso periodo di tempo ha guadagnato il 25%.

Guardando il grafico, allo stato attuale non ci sono grosse preoccupazioni per la proiezione rialzista in corso. Anche il ribasso dell’ultima settimana non deve preoccupare. La discesa, infatti, è stata accompagnata da una diminuzione dei volumi e, inoltre, non ha interessato livelli critici.

Solo una chiusura settimanale inferiore a 11,72 euro potrebbe mettere in crisi lo scenario ribassista. In caso contrario le azioni ENI sono dirette verso il II obiettivo di prezzo in area 14,5 euro e a seguire verso la massima estensione rialzista verso il III obiettivo di prezzo in area 17,232 euro.

D’altra parte che lo scenario rialzista sia quello più probabile è anche confermato dall’analisi dei multipli aziendali. Con un rapporto prezzo/utili a 12.83 per l’esercizio in corso e 10.41 per l’esercizio 2022, i livelli di valutazione del titolo sono molto bassi in termini di multipli di guadagno. Inoltre, la società gode di livelli di valutazione interessanti con un EV/Sales ratio relativamente basso rispetto ad altre società del settore. Infine, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.

Un altro punto a sostegno di un investimento su ENI è il rendimento del suo dividendo. Il 22 settembre il titolo ha staccato un dividendo con rendimento di oltre il 6% confermando una tradizione rispettata anche negli esercizi precedenti. Anche le prospettive sono molto buone. Secondo gli analisti, infatti, nei prossimi anni il rendimento del dividendo di ENI dovrebbe salire sopra il 6,5%.

Secondo gli analisti che si occupano del titolo il giudizio medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione dell’111% circa.

Il ribasso settimanale non mette in pericolo il rialzo di medio lungo periodo delle azioni ENI: le indicazioni dell’analisi grafica

ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 13 agosto a quota 10,518 euro in rialzo dello 0,38% rispetto alla seduta precedente.

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