Il ribasso scuote le fondamenta di Piazza Affari ma il Ftse Mib Future potrebbe essere solo all’inizio del crollo. Prima, però, di affrontare questo argomento ricordiamo che il 17 settembre c’è stato il giorno delle 3 streghe con il passaggio dal contratto future con scadenza settembre a quello con scadenza dicembre. Questo passaggio tecnico spiega come mai i livelli indicati in questo report sono leggermente diversi rispetto a quelli indicati settimana scorsa quando indicavamo in area 25.38 il livello da monitorare con attenzione in chiusura di giornata. Dopo un’intera settimana durante la quale il supporto ha retto, l’ultima seduta ha visto crollare gli argini del rialzo e far precipitare le quotazioni.
Prima di analizzare in dettaglio il grafico di breve e di medio periodo spendiamo qualche parola sulle cause che hanno affossato le borse europee. Eurostat ha confermato la spinta dell’inflazione nell’area della moneta unica, con i prezzi saliti del 3% ad agosto dal precedente 2,2%. Questa accelerazione potrebbe spingere la BCE ad alzare i tassi prima del previsto e questa cosa non è ben vista dagli operatori finanziari. A questa causa si aggiunga che sui listini è pesato anche l’andamento dei titoli minerari. Questi hanno risentito della decisione della Cina di tagliare la produzione di acciaio, con effetto pesanti sulle quotazioni dei minerali di ferro.
Il ribasso scuote le fondamenta di Piazza Affari ma il Ftse Mib Future potrebbe essere solo all’inizio del crollo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Alla chiusura del 17 settembre il Ftse Mib Future ha visto chiudere le sue quotazioni a 25.368 in ribasso dello 0,96% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con una variazione al rialzo dello 0,25%.
Time frame giornaliero
Dopo una settimana tra alti e bassi, le quotazioni hanno rotto il supporto in area 25.385 aprendo le porte a una continuazione ribassista verso il I obiettivo di prezzo in area 24.830. Da notare che questa rottura è stata accompagnata da un segnale di vendita dello Swing Indicator.
Affinché, però, lo scenario ribassista prenda piede sarà importante che questa break ribassista abbia un seguito. Un recupero del supporto appena rotto, infatti, farebbe accantonare lo scenario ribassista. In caso contrario le quotazioni si dirigerebbero verso gli obiettivi indicati in figura. Dove la massima estensione al ribasso si trova in area 21.860.
Solo una chiusura giornaliera superiore a 25.745, invece, farebbe scattare la proiezione rialzista che potrebbe riportare le quotazioni in area 30.000.
Time frame settimanale
Non c’è nulla da aggiungere a quanto scritto nelle settimane precedenti
Per l’ennesima volta nulla è cambiato nello scenario di medio termine. Le quotazioni, infatti, hanno confermato ancora una volta la rottura dell’importantissima resistenza in aera 24.060 (I obiettivo di prezzo). Fino a quando questo supporto non sarà violato le quotazioni punteranno l’obiettivo successivo in area 31.520 (II obiettivo di prezzo). La massima estensione del rialzo passa per area 39.040.
I ribassisti potrebbero prendere il controllo della tendenza solo nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 24.060