Settimana scorsa, dopo ben quattro settimane consecutive al rialzo, scrivevamo che l’oro sarebbe potuto partire per un rialzo importante. Purtroppo il rialzo non si è concretizzato con le quotazioni che hanno chiuso al ribasso tutte e cinque le sedute della settimana. Era da fin giugno 2022 che non si vedeva un ribasso così prolungato.
A scatenare questo ribasso è stato il rafforzamento del dollaro e i timori per un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il problema degli investitori adesso è quello di capire se il ribasso dell’oro potrebbe essere solo all’inizio o è un’opportunità di acquisto.
Prima di proseguire uno sguardo alla Storia. Come mostrato nel grafico seguente, il mese di agosto, insieme a quello di luglio, è il mese più favorevole per una crescita delle quotazioni dell’oro. La storia degli ultimi 20 anni, quindi, spinge per un rialzo del metallo prezioso.
Il ribasso dell’oro potrebbe essere solo all’inizio o è un’opportunità di acquisto?
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 19 agosto in ribasso dello 0,47% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.762,9 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso del 2,90%.
Come tradare il time frame giornaliero e settimanale
La discesa delle ultime cinque sedute ha negato l’impostazione rialzista, ma non è ancora riuscita a far invertire definitivamente al ribasso la tendenza in corso. Come si vede dal grafico, il livello chiave per il trading di breve passa per area 1.758 dollari. Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello potrebbe fare accelerare le quotazioni dell’oro al ribasso verso l’obiettivo più probabile in area 1.640 dollari. A seguire, poi, gli altri livelli indicati in figura.
Qualora, invece, il supporto dovesse tenere, allora le quotazioni dell’oro potrebbero nuovamente puntare verso area 1.866 dollari.
Sul time frame settimanale il segnale ribassista è stato molto forte in quanto il forte supporto in area 1.791 dollari è stato letteralmente polverizzato. Per una conferma dell’inversione ribassista di medio/lungo termine, però, bisognerà attendere una chiusura settimanale inferiore a 1.746 dollari. In questo caso l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 1.6290 dollari.
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