Che il business della società sia in ottima forma è testimoniato dai risultati del secondo trimestre del 2022. I dati pubblicati, infatti, hanno mostrato un rialzo dei ricavi (+3,6% a 6,6 miliardi di euro) e dell’utile (+50,8% a 267 milioni). Ciononostante, però, gli analisti hanno accolto con prudenza i dati. Il motivo principale è legato all’assenza di sorprese positive e che le guidance sugli ordini non sono state riviste al rialzo nonostante un maxi contratto in Polonia.
Quindi, gli ottimi dati non hanno avuto alcun impatto sull’andamento del titolo. Anzi, il ribasso delle azioni Leonardo potrebbe non essersi esaurito.
Il ribasso delle azioni Leonardo potrebbe non essersi esaurito
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Leonardo Finmeccanica (MIL:LDO) ha chiuso la seduta del 1 luglio in rialzo dell’1,90% rispetto alla seduta precedente a 9,862 euro.
Time frame settimanale: le indicazioni dell’analisi grafica
Come già fatto notare a inizio luglio, le azioni Leonardo avevano raggiunto la massima estensione rialzista, per cui un ritracciamento sarebbe potuto essere molto probabile. Come si vede dal grafico le quotazioni hanno raggiunto la massima estensione in area 10 euro. Da quel punto in poi è iniziato prima un movimento laterale e successivamente un ritracciamento tuttora in corso.
Con la rottura in chiusura di settimana di area 9,275 euro potrebbero essersi aperte le porte a una discesa almeno fino in area 7,7 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 6 euro.
Qualora, invece, si dovesse partire nuovamente al rialzo, gli obiettivi più probabili potrebbero andare a collocarsi in area 15 euro.
La valutazione del titolo azionario Leonardo
La situazione riguardante la valutazione di Leonardo è molto chiara. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, la valutazione basata sui multipli di mercato esprime una forte sottovalutazione. Il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, poi, esprime una sottovalutazione di circa il 70%. Questo livello di sottovalutazione è anche confermato dal confronto del rapporto prezzo su utili di Leonardo con quello dei suoi competitors a livello europeo e dal Price to Book ratio. Infine, il titolo ha un livello di valutazione molto basso se si considera il rapporto tra prezzo e fatturato che è pari a 0,4. Questo livello è, tra i principali titoli italiani, uno dei più bassi.
Anche le prospettive future sono molto interessanti. Un parametro, riportato su riviste specializzate, che esprime le aspettative di crescita per il futuro, mostra una sottovalutazione di oltre il 70%.
Secondo quanto riportato sulle riviste internazionali, il giudizio medio degli analisti è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di circa il 30%.
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