La settimana appena conclusasi è stata a due facce. Dopo una prima parte tutta al rialzo sulla scia di un’inflazione più fredda del previsto, l’ultima seduta ha visto una brusca battuta di arresto. Questa brusca frenata potrebbe essere stata determinata dalla notizia proveniente dal Golfo del Messico dove alcuni giacimenti potrebbero tornare operativi. Inoltre, l’operatore russo di oleodotti Transneft ha indicato che le spedizioni di petrolio verso tre Paesi dell’Europa centrale potrebbero riprendere presto.
Il rialzo settimanale non esclude nuovi ribassi per il petrolio
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Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 12 agosto a quota 92,09 dollari, in ribasso del 2,38% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 3,46% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
Nel breve periodo la tendenza in corso è rialzista, ma le quotazioni non hanno ancora superato l’importantissimo ostacolo in area 95,88 euro (I obiettivo di prezzo). Una chiusura giornaliera superiore a questo livello potrebbe aprire le porte a una continuazione del rialzo fino al II obiettivo di prezzo in area 104,75 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 113,62 euro (III obiettivo di prezzo).
Una ripresa del ribasso nel medio termine potrebbe concretizzarsi con una chiusura giornaliera inferiore a 90,40 euro. In questo caso il ribasso potrebbe continuare verso gli obiettivi di medio periodo individuati sul time frame settimanale.
Time frame settimanale
Dopo l’importante chiusura settimanale del 5 agosto che aveva visto che le quotazioni del petrolio rompere l’importantissimo supporto in area 95,26 dollari (I obiettivo di prezzo), quella appena conclusasi ha registrato una reazione delle quotazioni. Tuttavia, almeno per il momento, non è stata sufficiente per un’inversione rialzista. A questo punto, quindi, potrebbero confermarsi le condizioni per il raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 71,55 dollari. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 47,84 dollari.
Solo un immediato recupero di area 95,26 dollari potrebbe mettere in discussione il ribasso in corso e fare ripartire le quotazioni al rialzo. Per concludere, il rialzo settimanale non esclude nuovi ribassi per il petrolio.
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