Il rialzo dei tassi fa bene a queste azioni

BANCA MEDIOLANUM

Negli ultimi cinque anni il rendimento delle azioni Banca Mediolanum è stato inferiore alla media del settore di riferimento. Anche da inizio anno, sebbene abbia fatto meglio di Intesa Sanpaolo, la sua performance la relega sul fondo della classifica dei migliori.

Eppure il titolo si presenta bene con una sottovalutazione molto evidente qualunque sia l’indicatore utilizzato. Anche per gli analisti il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di circa il 40%. Questa stima del prezzo obiettivo medio è molto solida dal punto di vista statistico. Infatti, la dispersione tra le diverse stime del prezzo obiettivo è dell’ordine del 4%.

Inoltre, il rendimento del suo dividendo è pari a circa il 7% ed è visto stabile anche nei prossimi anni.

Il rialzo dei tassi fa bene, vediamo la situazione finanziaria

Un potenziale punto debole del titolo è la sua situazione finanziaria. L’indice di liquidità, infatti, è pari a 0,28, un livello veramente basso. Ma cos’è e cosa rappresenta questo indicatore? L’indice di liquidità è uno strumento che indica il “grado di liquidità” di una azienda, si esprime misurando il rapporto tra le attività correnti e le passività correnti. Se a questo si aggiunge che il rapporto tra debito e capitale è superiore al 260% si comprende come la situazione non sia proprio rosea.

Non sorprende, quindi, che in un’intervista alla Reuters l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris abbia ribadito che la società non è in vendita e vuole continuare a crescere da sola, non ha bisogno di capitali, ma resta in Borsa perché la quotazione rende più autorevoli e credibili.

Sebbene la raccolta sia vista in calo, il rialzo dei tassi dovrebbe fare bene a Banca Mediolanum con il rialzo delle proiezioni del margine di interesse.

Le indicazioni dell’analisi grafica sul time frame giornaliero

Il titolo Banca Mediolanum (MIL:BMED) ha chiuso la seduta del 5 ottobre in ribasso dell’1,12% rispetto alla seduta precedente, a quota 6,712 euro.

La proiezione in corso è rialzista, ma quanto accadrà nei prossimi giorni potrebbe essere decisivo per il futuro del titolo. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono a contatto con una resistenza che in passato ha già frenato due volte il rialzo. Il suo superamento, quindi, potrebbe aprire le porte a un’accelerazione verso gli obiettivi indicati in figura.

Qualora, invece, la resistenza dovesse tenere, allora il titolo potrebbe ritracciare almeno fino in area 6,432 euro. Sotto questo livello, poi, si potrebbe assistere a un’accelerazione ribassista.

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