Il rialzo dei mercati riprenderà oppure quello della scorsa settimana è stato un falso segnale?

Oggi potrrebbe essere decisiva per i mercati-Foto da pixabay.com

Il mese di ottobre sta inizando con una fase di debolezza. Continuerà oppure da oggi si ripartirà al rialzo?  Il rialzo dei mercati riprenderà oppure quello della scorsa settimana è stato un falso segnale?

Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 2 ottobre abbiamo letto i seguenti prezzi:

Dax Future

19.305

Eurostoxx Future

4.983

Ftse Mib Future

33.580

S&P500 

5.709,54.

In base ai nostri algoritmi, questa settimana poteva essere di continuazione rialzista e fare da apripista a un’ulterore fase rialzista di alcune settimane. Negli ultimi giorni però il quadro grafico sembrerebbe peggiorato. Oggi potrebbe dare maggiori indicazioni: il rialzo dei mercati riprenderà oppure quello della scorsa settiimana è stato un falso segnale?

La view di Candriam sui mercati

“Negli ultimi tempi, i tassi d’interesse negli Stati Uniti hanno registrato un incremento significativo, superando le performance degli altri mercati, il che ha portato a valutazioni più sfidanti. A breve termine, fattori come domanda e offerta potrebbero rappresentare un ostacolo. Inoltre, i tassi statunitensi sono considerati elevati rispetto a quelli in euro, tenendo conto delle aspettative di mercato sul tasso terminale e delle differenze di valutazione tra le due aree. Valutando l’economia, emerge un quadro eterogeneo, con una crescente certezza sulla disinflazione. Gli occhi degli investitori sono ora puntati sul mercato del lavoro, dove si manifestano segnali contrastanti: da un lato, è attivata la “regola di Sahm”, mentre dall’altro il tasso di disoccupazione ha mostrato segni di calo. Questo potrebbe indicare un rallentamento relativo del mercato del lavoro, senza però interrompere la creazione di nuovi posti di lavoro, grazie a una crescente offerta di manodopera dovuta all’immigrazione.

Area euro

Sui tassi di interesse in euro, si mantiene una visione positivamente equilibrata, con aspettative di due ulteriori tagli da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nel corso dell’anno. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo a possibili revisioni al ribasso delle stime di crescita a causa di consumi e investimenti negativi nell’Eurozona. Nel breve termine, il mercato potrebbe affrontare sfide legate all’offerta, ma da ottobre a fine anno si prevede una situazione favorevole per i detentori di debito, poiché molti governi avranno già soddisfatto il loro fabbisogno di finanziamento annuale.

Riguardo alla posizione degli investitori, si evidenzia una maggiore eterogeneità nel posizionamento sulla duration in euro. In particolare, la situazione politica in Francia e la nomina del nuovo primo ministro non hanno stravolto le posizioni, mentre la Spagna continua a mostrare una crescita sostenuta. Per quanto concerne il credito investment grade (IG) in euro, si è mantenuta una visione neutrale, evidenziando bilanci aziendali solidi nonostante la recente volatilità.

Infine, dopo un periodo di apprezzamento, il dollaro ha recentemente perso terreno, ma presenta potenzialità di rafforzamento sia in caso di sorprese positive nell’economia statunitense sia come bene rifugio in un contesto di avversione al rischio. L’analisi dei mercati emergenti ha mostrato una stabilità nonostante le tensioni, con fondamentali solidi ma valutazioni elevate. Si conclude con un’attesa di maggiore chiarezza e catalizzatori evidenti prima di prendere decisioni significative su obbligazioni denominate in valuta locale.”

Dove è diretto il cambio euro dollaro?

Negli ultimi giorni  il cambio si è mosso in area 1,1070 dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 1,0601 e il massimo a 1,1202.

Al momento la strada segnata sembra propendere per un ulteriore rafforzamento del dollaro. Un supporto di breve termine sarebbe 1,1002, minimo della settimana del 9 settembre. La prima resistenza di breve termine invece. è rappresentata dal massimo di 1,1189, segnato il 18 settembre.

Il rialzo dei mercati riprenderà oppure quello della scorsa settiimana è stato un falso segnale? Focus sul grafico delle azioni Stellantis

Nei giorni scorsi dopo aver la nciato un profit warning, le azioni negli ultimi giorni  si sono mosse di media in area 12,55 euro, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 12,326 e il massimo a 25,60.

Anche dopo queste forti oscillazioni, il quadro grafico è cambiato poco rispetto alle ultime settimane. Secondo i nostri algoritmi, il supporto di lungo termine più importante continua a rimanere il minimo di 11,446, segnato durante lo scorso anno di contrattazione.  Al rialzo, solo un pronto recupero di 15,292 (massimo segnato nella settimana del 27 agosto) in chiusura settimanale potrebbe spingere nuovamente (nel breve/medio lungo termine) i prezzi al rialzo.

Quali sono la valutazioni degli analisti sul fair value di Stellantis?

Come leggiamo dalle riviste specializzate (Marketscreener) il consenso medio è il seguente:

Accumulate con target a 18,60 con una sottovalutazione attuale che sarebbe del 48% circa.

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