Il referente unico dei permessi Legge 104 può essere sostituito da un altro familiare?

legge 104

Il lavoratore in possesso della Legge 104 ha diritto a tre giorni di permesso retributivo (anche frazionabile a ore). Questo beneficio spetta anche al lavoratore che assiste un familiare con handicap grave (art. 3 comma 3). In questo caso, i permessi Legge 104 sono concessi al “referente unico”. Quindi, il referente unico dei permessi Legge 104 può essere sostituito da un altro familiare? Abbiamo già accennato quest’argomento in un precedente articolo, ma dietro richiesta di un Lettore agli Esperti di ProiezionidiBorsa, rispondiamo nel dettaglio a questa domanda.

Il referente unico dei permessi Legge 104 può essere sostituito da un altro familiare?

La Legge n. 183/10, ha introdotto il principio di “referente unico”. Si tratta di colui che assiste il familiare con handicap grave o affine, entro il secondo grado di parentela. Inoltre, non è richiesto il requisito di convivenza.

Il referente unico può beneficiare dei tre giorni di permesso per prestare assistenza al familiare o affine disabile. Un successivo parere del Ministero del Lavoro n. 32 del 9 agosto 2011, ha modificato se pur limitatamente, il principio di referente unico. Infatti, prevede che l’assistenza per periodi inferiore al mese, è possibile anche da altri soggetti, quando non è assicurata dalla persona che normalmente la presta.

Sostituzione del referente unico solo in alcuni casi

Ad esempio, questo può accadere quando il lavoratore che presta assistenza al familiare, per motivi personali, per un tempo limitato, non può assisterlo. Oppure, nel caso in cui il familiare con disabilità, si trasferisce temporaneamente, presso un altro nucleo familiare.

In questo caso, l’istanza dei permessi Legge 104, degli aventi diritto, dovrà essere presentata di volta in volta. Questo permette di ottenere il riconoscimento del diritto ad assistere il familiare disabile.

È opportuno considerare che, nonostante l’istituzione del referente unico, la normativa non preclude espressamente di assistere più persone con disabilità. Quindi, se ricorrono i presupposti, è possibile prestare assistenza anche a più familiare disabili.

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