Con il linguaggio del rigore e della fermezza ma anche di chi ha le idee chiare e salde, Sergio Rastrelli risponde alle nostre domande. Avvocato Cassazionista, candidato al Senato per il Collegio Campania 1 e Responsabile e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Rastrelli parla in modo risoluto. Le sue parole hanno un peso perché sono fatti e azioni. E lo si percepisce da subito. Tra i punti salienti dell’intervista, il «reddito di solidarietà» in luogo dell’assegnazione (spesso impropria) del reddito di cittadinanza; il «contrasto all’ideologia gender» e la battaglia energetica mediante una «ricalibratura» del PNRR e il potenziamento delle importazioni dal Nordafrica e dall’Est del Mediterraneo.
Da coordinatore a candidato al Senato, qual è la leva motivazionale della Sua candidatura?
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«La mia principale leva motivazionale è da sempre la medesima: il fortissimo senso del dovere e della responsabilità. Personalmente sono orgoglioso di appartenere a quella categoria di persone che vivono quotidianamente l’impegno sociale come ragione di vita. Gente che continua ad interpretare la politica come servizio e che avverte il dovere morale di porsi a disposizione della propria Nazione e della propria comunità. In un momento di grande sofferenza sociale per l’Italia, ogni abbandono di posto è un atto di viltà».
Quanto è rappresentato il partito nel Mezzogiorno? La sensazione è che al Sud sia poco presente…
«Fratelli d’Italia è un partito strutturato e ben radicato ovunque. In termini generali, il Mezzogiorno ha effettivamente patito un progressivo declino della qualità della propria rappresentanza politica. Questo a fronte di una sinistra che ha smarrito il proprio ruolo e ogni contatto con il territorio. Fratelli d’Italia si propone da anni interprete credibile dei bisogni e delle sofferenze del popolo meridionale».
Quindi? Concretamente, in cosa si traduce tale vision?
«Il nostro impegno sarà quello di rilanciare la missione del sud Italia come volano di sviluppo della Nazione. Vogliamo introdurre provvedimenti volti a eliminare disparità, creare occupazione e sviluppare infrastrutture. E ancora garantire alla nostra terra sicurezza sociale ed una migliore qualità della vita». E per Rastrelli il reddito «estorce il consenso» politico facendo leva sulle necessità e a volte favorendo un certo lassismo.
Rispetto al reddito di cittadinanza la posizione del partito è molto chiara… Rivolgo questa domanda a molti perché tanti partiti non lo toccano (anche) perché quanti lo percepiscono sono elettori (fanno numero). Temete questo aspetto?
«Non temiamo affatto gli effetti del reddito di cittadinanza con cui la propaganda distorta dei 5 Stelle pretendeva di abolire la povertà. Quel reddito è stato purtroppo coniato secondo una logica cinica di assistenzialismo attraverso cui si estorce il consenso sfruttando vigliaccamente il bisogno. La misura ha avuto per lo Stato un costo esorbitante pari a circa 9 miliardi di euro l’anno e ha completamente fallito come misura di politica attiva del lavoro. È stato messo sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, sottraendo spesso risorse umane a filiere in difficoltà ed incentivando talvolta vere e proprie forme di parassitismo».
Il reddito «estorce il consenso sfruttando il bisogno», così Rastrelli di FdI. Però ci sono persone che realmente avrebbero bisogno. Come si fa?
«Vede, la necessaria tutela sociale di chi è in difficoltà, soprattutto al Sud, va piuttosto garantita con mirate forme di “reddito di solidarietà”. Cioè con forme di sostegno a favore esclusivo di chi abbia perso da poco il lavoro, di non occupati oltre una certa soglia di età, ovvero di famiglie con minori o persone con disabilità».
Intorno al libro «Io sono Giorgia» è nato un motivetto remix dove c’è il riferimento all’acronimo LGBT. Il partito come si pone?
«Al di là delle semplificazioni, Fratelli d’Italia contrasta con forza l’offensiva oltranzista della ideologia gender, che punta alla scissione dell’identità sessuale per favorire la teoria gender fluid o del genere percepito. Questo perché nel tempo della globalizzazione, tutti i presìdi di identità sono drammaticamente sotto attacco e il primo di questi presìdi è la famiglia. In un’Europa che rischia di scomparire dal punto di vista demografico, a nostro avviso occorre piuttosto dare un forte segnale di attenzione a favore delle politiche di sostegno alla natalità ed alla famiglia». E il reddito «estorce il consenso, per l’avvocato, quando invece sarebbe dovuto intervenire in modo più mirato e calibrato sulle famiglie in reali condizioni di difficoltà.
I sondaggi sono dalla vostra anche se dal mondo dello spettacolo non mancano video di dissenso (vedi Giorgia, Loredana Bertè). Se dopo il 25 settembre sarete al Governo, sul tavolo ci saranno sfide roventi. Si fa attenzione a dirlo… Ma si temono anche rivolte sociali per il caro energia. Da dove partireste?
«Fratelli d’Italia conduce da anni, in solitaria, la battaglia politica per l’autosufficienza energetica. Oggi la situazione drammatica del caro energia, con i suoi effettivi rischi sociali, si può affrontare e risolvere solo destinando maggiori risorse all’approvvigionamento e alla sicurezza energetica. Occorre ricalibrare il PNRR alla luce dei nuovi scenari geopolitici: è necessario, infatti, liberare quanto prima l’Italia e l’Europa dalla dipendenza del gas russo e porre al riparo il tessuto produttivo nazionale da razionamenti ed aumenti di prezzi. L’Italia ha peraltro una collocazione geografica che permette di convogliare le fonti di approvvigionamento che vengono dal Nordafrica e dall’Est del Mediterraneo, ed in quest’ottica può divenire un vero e proprio hub strategico sul fronte energetico».
Russia – Ucraina. Al di là del sostegno all’Ucraina e il dissenso per l’invasione russa… Pensate di provare a parlare con Putin? E magari non solo per la guerra…
«La scellerata aggressione russa all’Ucraina ha imposto sinora una linea di assoluta fermezza: noi rimarremo garanti, fino alla fine e senza alcuna ambiguità, della collocazione geopolitica italiana e dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino. In termini più generali, ed auspicando una repentina modifica di scenario con il ritorno alla pace, solo con un Governo guidato da Fratelli d’Italia e dal centrodestra, forte di un ampio mandato popolare, sarà possibile garantire un’Italia affidabile sui tavoli internazionali. Ancora una politica estera che, nel rispetto delle alleanze internazionali, abbia come baricentro la piena tutela dell’interesse nazionale». E il reddito estorce il consenso. Questo uno dei messaggi chiave del candidato in corsa per il Senato.
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