Il reddito d’emergenza salverà chi è in difficoltà?

gualtieri

Dal reddito di cittadinanza  al reddito d’emergenza (Rem) il passo è breve. Potrebbe addirittura essere una questione di pochi giorni per ritrovarcelo già nel prossimo decreto di aprile. Che data l’emergenza Covid-19 e il concentrato di festività da Pasqua al Primo Maggio è possibile che il legislatore adotterà nella prima decina di aprile. A giorni, appunto. Il reddito d’emergenza salverà chi è in difficoltà? In sostanza a Roma stanno pensando di trasformare il bonus dei €600 da misura una tantum a solido sostegno che perduri per tutto lo stato di emergenza. Se infatti il fronte sanitario è compatto e categorico nel ribadire che è irrealistico pensare di riaprire per fine aprile, questo vuol dire che la quarantena sarà lunga. L’ipotesi ad oggi allo studio è quella di andare a coprire fino a una platea di 10 milioni di persone, circa il doppio dei lavoratori raggiunti nel primo decreto di marzo.

Possibili beneficiari

Nuove misure a sostegno in arrivo, quindi. Il reddito d’emergenza salverà chi è in difficoltà? Faremo le dovute considerazioni a posteriori: per adesso occorre stoppare quanto prima l’emorragia economica in corso. Il reddito d’emergenza andrebbe a beneficio di artigiani e commercianti, partite Iva, collaboratori, irregolari, professionisti. Ma anche a lavoratori agricoli, collaboratori, precari e intermittenti (incluse babysitter, colf e badanti), o a chi ha terminato il sussidio di disoccupazione. E infine andrebbe a ricomprendere anche gli stagionali, se si pensa allo stuolo di forza lavoro impiegata nel turismo e nella ristorazione in Italia.

Ovviamente è fuori discussione che chi andrà a percepire il bonus dei €600 in virtù del primo decreto di marzo lo riceverà anche col secondo. Staremo a seguire i lavori parlamentari delle prossime ore. Se un primo dubbio può essere fugato attiene alla ferrea e trasversale volontà del mondo politico di dare sussidi veri (soldi, insomma) ai cittadini stremati dall’emergenza.

Le prime dichiarazioni

Nuovi sostegni ai lavoratori in difficoltà sono dunque dati per molto probabili ad aprile. Il reddito d’emergenza salverà chi è in difficoltà? Ce lo auguriamo. All’interno della maggioranza si discute se non sia il caso di allargare invece i beneficiari dell’attuale reddito di cittadinanza senza crearne di nuovi. Questione non di nomi ma di assunzione di paternità: l’elettorato, si pensa, assocerebbe l’intero sostegno economico al partito pentastellato. Che da tempo è in crisi di consensi. Ad ogni modo questo non è il momento delle schermaglie. O, per dirla con le parole del ministro all’Economia Gualtieri, «Non è tanto il momento di riformare strumenti ordinari ma di far fronte a una situazione straordinaria». Impossibile dargli torto. A giorni, quindi, è probabile si assisterà a una riconversione del bonus, che lo si renderà più universale. E in definitiva attribuibile anche «a chi non usufruisce di una fonte di reddito».

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