Il Portafoglio Perfetto: esiste un portafoglio d’investimento eterno e vincente?

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Il Portafoglio Perfetto: esiste un portafoglio d’investimento eterno e vincente? Può davvero esistere una soluzione d’investimento di questo tipo? Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: no. Nessun investimento può essere perfetto al 100%, perché ogni investitore è unico. E la sua soluzione d’investimento va bene solo per lui al 100%, non per altri. Il Portafoglio Perfetto è un portafoglio d’investimento concepito per ottenere buoni risultati in tutte le condizioni economiche. È stato ideato dall’analista Harry Browne negli anni ’80.

Il Portafoglio Perfetto è composto da un’equa ripartizione di azioni, obbligazioni, oro e denaro contante o buoni del Tesoro americano, i più sicuri del mondo. Il portafoglio Perfetto è stato costruito per essere un portafoglio sicuro e redditizio in qualsiasi clima economico. Utilizzando una variazione sull’indicizzazione efficiente dei mercati, l’analista ha affermato che un portafoglio equamente suddiviso sarebbe stato il mix perfetto. Equamente suddiviso, appunto, tra titoli azionari in crescita, metalli preziosi, titoli di stato e buoni del Tesoro.

Insomma, un mix di investimento ideale per gli investitori che cercano sicurezza e crescita allo stesso tempo.

Perché questo portafoglio sarebbe tecnicamente perfetto? Perché i titoli in crescita prospererebbero nei mercati in espansione e i metalli preziosi nei mercati inflazionistici. Di concerto, i titoli obbligazionari prospererebbero nelle recessioni e i buoni del Tesoro nelle depressioni. Esistono studi sulla performance di questa tipologia di portafoglio? Certo che sì, e dicono che abbia anche fatto bene. Dal 1976 al 2016, un ipotetico Portafoglio Perfetto (PP) avrebbe generato un rendimento annuo dell’8,65%, per un rendimento complessivo del 2.600%. Niente male davvero. Negli ultimi 10 anni, il portafoglio ha ottenuto un rendimento annuo composto del 6,59%. Peccato che il semplice, ed usatissimo, Portafoglio 60/40 (60% azioni, 40% obbligazioni) nello stesso periodo 1976-2016 avrebbe generato un rendimento annuo del 10,13%, per un rendimento totale del 5,050%. Già questo fatto dimostra come si possa fare meglio con una soluzione semplice e molto più conosciuta ed usata.

Il Portafoglio Perfetto: esiste un portafoglio d’investimento eterno e vincente? Come è composto?

Ma, come detto, la performance del PP è comunque di tutto riguardo. E, considerando che l’inflazione dal 1976 al 2016 sarebbe stata del 3,66% annua, il PP avrebbe comunque generato un rendimento reale del 4,99%, che è più che valido. E, negli ultimi 10 anni, del 4,96% (l’inflazione è stata solo dell’1,63% annuo in questo periodo). Per chi fosse interessato a studiarlo o, meglio ancora,a  replicarlo per un investimento, il PP è composto in questo modo.

  • 25% in titoli azionari USA, per fornire un forte ritorno durante i periodi di prosperità. Per questa parte del portafoglio può andare bene un ETF che replichi lo S&P 500.
  • 25% in titoli del Tesoro statunitense a lungo termine, che hanno un buon rendimento nei periodi di prosperità e nei periodi di deflazione (ma che hanno un cattivo rendimento in altri cicli economici).
  • 25% in contanti, per coprire i periodi di recessione. In questo caso, per “contanti” si intendono i buoni del Tesoro statunitense a breve termine.
  • 25% in metalli preziosi (oro) per fornire protezione durante i periodi di inflazione. Si raccomanda di possedere oro fisico o, non potendo, un ETF che comunque possegga realmente oro, come il SPDR GOLD TRUST GOLD SHARES NPV (NYSE:GLD).

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