Il Pil cinese va sostenuto per evitare il crollo dei mercati

CORONAVIRUS

La Cina, con la sua grande tenacia e perseveranza, tenta di risollevarsi dopo essere stata fiaccata dal Coronavirus. La Banca Centrale Cinese introduce nuove misure per il sostegno monetario all’economia. Il virus ha già causato molti morti e numerosi danni, la Cina non può permettersi un ennesimo affossamento. Bisogna sostenere, malgrado il coronavirus, Pil cinese per evitare il crollo dei mercati. Investitori ed analisti continuano ad avere gli occhi puntati sulla People’s Bank of China aspettandosi misure cautelative. Fino ad oggi la banca ha tagliato i principali tassi di riferimento sui prestiti.

Questo è servito a mantenere bassi i costi di finanziamento delle imprese. Si stima che il Loan Prime rate a un anno registrerà un tasso di interesse ridotto di ben 10 punti, mentre per quello a cinque anni il taglio sarà di 5 punti di base. Questa è una scelta mirata a sostenere le imprese e fare in modo che il loro rilancio avvenga senza troppi oneri fiscali.

Le misure già adottate e quelle che si potrebbero adottare

Quello che la Cina intende fare è rendere sempre più espansiva la politica monetaria con delle manovre pensate ad hoc. Gli investitori e gli analisti di ogni latitudine si aspettano ulteriori mosse strategiche da parte del governo bancario. Alcuni rumors parlano del taglio delle riserve obbligatorie delle banche o della progressiva ulteriore diminuzione dei tassi di interesse.

Lo chief strategist di Goldman Sachs, Peter Oppenheimer, ha rivelato le proprie considerazioni riguardo alle conseguenze sul breve-medio termine dicendo che l’impatto del coronavirus corre il rischio di essere sottostimato sugli utili aziendali. Se in Cina la diffusione del virus sembra rallentare, la preoccupazione aumenta per i casi che si registrano oltreconfine.

Coronavirus, Pil cinese va sostenuto dall’economia globale

Molti analisti si spingono nelle previsioni di scenari apocalittici con gravi ricadute sull’economia USA ed Europea. La lettura più pessimista giunge proprio dall’Oxford Economics la quale calcola i danni nel caso di una pandemia incontrollata. Secondo l’agenzia d’analisi, si perderebbero millecento miliardi di dollari con una conseguente grave recessione. Questo, però, non deve indurre al timore e ad arroccarsi con un ritiro delle truppe. Il coronavirus deve essere circoscritto per evitare il crollo dei mercati.

Parole incoraggianti giungono proprio dall’ex ministro Tria il quale rivolge un invito al sistema delle imprese e della finanza. “Bisogna assorbire e sterilizzare, gli effetti delle possibili interruzioni transitorie dei circuiti produttivi e finanziari interconnessi”.

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