Questo inizio settimana è stato caratterizzato dal crollo del petrolio che ha perso oltre il 4% rafforzando lo scenario che lo vede diretto verso area 50 $. A scatenare questa ondata di vendite è stato un report di Goldman Sachs che ha tagliato le prospettive sul greggio. Inoltre, le preoccupazioni sulla domanda si sono intensificate a seguito dei deboli dati economici cinesi. Tanto è bastato e il petrolio affossa Saipem ed ENI. Cosa fare nelle prossime sedute?
Ultima chiamata per i rialzisti sul grafico del cane a sei zampe: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo ENI (MIL:ENI) ha chiuso la seduta del 12 giugno a quota 12,83 €, in ribasso dell’1,19% rispetto alla seduta precedente.
La forte resistenza in area 13,06 € ha fatto sentire la sua presenza e respinto al ribasso le quotazioni che a questo punto sono aggrappate al supporto in area 12,7 €. Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello potrebbe favorire un’accelerazione ribassista secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata. In quest’ottica, particolarmente importante è il supporto in area 12,382 €. La suo rottura potrebbe far crollare i prezzi fino in area 11,384 €.
Al rialzo, invece, un ottimo indizio potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera superiore a 13,06 €. In questo caso lo scenario più probabile potrebbe essere quello indicato dalla linea continua.
Il petrolio affossa Saipem ed ENI, ma il primo titolo rischia veramente una forte accelerazione ribassista: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 12 giugno in ribasso dell’1,40% rispetto alla seduta precedente a 1,2660 €.
Situazione difficile per Saipem che dopo avere rotto al rialzo la resistenza in area 1.3025 € cede pesantemente registrando una contro rottura al ribasso confermata nella seduta successiva. Potrebbero, quindi, essersi create le condizioni per una nuova fase ribassista. Tuttavia, va notato che da alcune sedute le quotazioni di Saipem sono come immobilizzate tra i livelli 1,3485 € e 1,228 €. A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità al titolo.
Nel caso in cui prenda piede la proiezione ribassista (linea tratteggiata) le quotazioni potrebbero andare a rivedere i minimi annuali in area 1,161 €. Per un tentativo di ripresa rialzista, invece, si potrebbe dovere attendere il superamento di area 1,3025 €.