Coriandolo, chiodi di garofano, pepe e anice non dovrebbero mai mancare in cucina. Le spezie, infatti, sono ingredienti raffinati che riescono a dare carattere ai nostri piatti. La cucina più moderna preferisce sapori freschi e delicati e per questo dosa l’uso delle spezie in cucina con grande equilibrio.
Esagerare con le quantità, infatti, coprirebbe i sapori dei cibi mentre bisognerebbe solo aromatizzare con grande delicatezza. Per ottenere risultati eccezionali dobbiamo, inoltre, controllare la qualità delle spezie e preferire quelle intere alle polveri, perché mantengono intatto il sapore.
Andiamo a conoscere alcune delle tante spezie che abbiamo a disposizione per dare gusto e carattere alle nostre preparazioni. Infatti, il pepe non è solo nero e la vaniglia non si usa solo in pasticceria.
La noce moscata e la vaniglia
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La noce moscata è il seme di un albero che cresce nel Sud Est asiatico. La usiamo normalmente in cucina ma conosciamo meno il macis, il sottile reticolo che avvolge la noce. Ha un sapore simile al seme ma più delicato e complesso che si sposa bene con pesce e crostacei, torte e Parmigiano. La noce moscata, invece, è più adatta alla carne, alle verdure e alle salse ed è un ingrediente tipico del vin brûlé.
La vaniglia è il baccello di un’orchidea tropicale che contiene all’interno la polvere che si forma con l’essiccazione. Di solito, utilizziamo la polvere per praticità, ma possiamo usare anche il baccello intero. Profumerà deliziosamente il latte e i liquidi bollenti e una volta asciugato possiamo riutilizzarlo. In pasticceria si usa per creme, budini, mousse e soufflé, ma può entrare anche nella preparazione di piatti salati. Un abbinamento interessante si può fare con gli asparagi o con l’astice.
Il pepe non è solo nero ma anche rosa
Maciniamo il pepe solo al momento dell’uso, perché la sostanza che gli dà il tipico sapore si volatilizza molto velocemente. Potremmo comprare un macinino apposito o le confezioni già dotate di macinapepe.
Il pepe è forse la spezia che più usiamo in cucina. Le varietà nera, verde e bianca derivano tutte dalla stessa pianta. Il pepe nero è il frutto giunto a maturazione, quello verde è il frutto raccolto quando non è ancora maturo mentre quello bianco è privo della buccia esterna. Quello verde e quello bianco hanno un aroma più delicato e si armonizzano bene con preparazioni raffinate, come il filetto al pepe verde. Il pepe nero non può mancare nella carbonara o nella cacio e pepe.
Il pepe rosa è originario dell’America meridionale e non ha parentele con il pepe nero. Ha un sapore più delicato e vagamente fruttato e si sposa bene con il pesce e la verdura. Ottimo con il salmone o con il carpaccio.
Le spezie meno conosciute
Con la diffusione della cucina internazionale alcune spezie meno conosciute si fanno strada nelle preparazioni di casa nostra e conquistano il palato degli italiani. Anche se non si trovano facilmente nel negozio sotto casa è facile reperirle online con un semplice clic.
La prima spezia di cui parleremo è il cardamomo nero meno conosciuto rispetto al cardamomo verde. Ha un sapore strutturato con un retrogusto amarognolo e tendente all’affumicato. Come possiamo usarlo? Si sposa bene con cibi dal sapore delicato come le carni bianche, le verdure e i legumi. Possiamo metterne anche un pizzico nel caffè per renderlo speziato.
I semi di annatto sono un’altra spezia poco conosciuta ma molto usata in Sud America per insaporire i piatti di carne. I semi colorano di rosso le preparazioni dando un sapore simile al pepe ma più delicato. Proviamo a usarli nei misti di carne e fagioli oppure negli stufati di carne.
Infine, il cajun è un miscuglio piccante di spezie molto amato negli Stati Uniti. Si usa come la paprika per insaporire stufati di carne, verdure o insalate. Possiamo metterne un po’ nelle polpette per ottenere un gusto leggermente piccante.