Tanto attesa per evidenti ragioni economiche, anche quest’anno la mensilità aggiuntiva chiamata quattordicesima finirà ai pensionati nel mese di. I pensionati che rispettano le condizioni, hanno diritto alla quattordicesima mensilità. Una mensilità aggiuntiva che mai come in questi mesi di grave crisi economica può fare molto comodo. La quattordicesima è erogata automaticamente dall’INPS e pertanto, i pensionati non dovranno fare alcune domanda. Ma dipende sempre dal pensionato la possibilità di fruirne o meno. E in alcuni casi, si può incorrere nel il rischio di doverla restituire.
Il pensionato distratto non prenderà la quattordicesima il 1° luglio o la dovrà restituire per questi due errori
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La quattordicesima è una misura che da anni ormai riguarda una nutrita fetta di pensionati. Gli importi più elevati vengono percepiti da pensionati con almeno 25 anni di contributi versati e con una pensione non superiore ad 1,5 volte il trattamento minimo INPS. Per questo pensionato la quattordicesima può arrivare anche a 655.
Perdere una somma del genere però non è certo difficile. Infatti l’INPS paga in automatico la quattordicesima a chi ha rispettato gli obblighi di comunicazione dei redditi. Una data da ricordare era il 21 marzo scorso, data di scadenza della cosiddetta campagna RED. Le comunicazioni reddituali da parte dei pensionati sono un obbligo. L’adempimento è necessario per poter continuare a percepire le prestazioni aggiuntive della pensione collegate al reddito. E tra queste proprio la quattordicesima. Chi ha omesso di dichiarare i redditi, non permetterà all’INPS di erogare la quattordicesima in maniera giusta rispetto ai requisiti del singolo pensionato.
Cosa fare per evitare problemi con la quattordicesima
L’obbligo del modello RED riguarda quanti non presentano la dichiarazione dei redditi ogni anno all’Agenzia delle Entrate. Anche chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi, essendo obbligato, ha commesso un errore simile a quello di chi non ha comunicato all’INPS i nuovi dati del modello RED. In entrambi i casi gli effetti si possono abbattere sulla quattordicesima. E sono due le situazioni che si possono materializzare. Due tipologie di situazione ed in entrambe è il pensionato ad esserne penalizzato.
Infatti l’INPS eroga la quattordicesima in misura provvisoria, cioè in base ai dati in suo possesso. Questi dati sono dall’INPS estrapolati dalla banca dati dell’Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni dei redditi, oppure dalla banca dati interna all’Istituto per il modello RED. l’INPS si baserà sull’ultima certificazione rilevata, che se non aggiornata, è potenzialmente sbagliata. Le due circostanze di cui parlavamo sono la mancata corresponsione della quattordicesima oppure l’obbligo di restituzione della stessa. Nel primo caso il pensionato non riceve la quattordicesima anche se potrebbe averne diritto.
Nel secondo caso invece il pensionato potrebbe ricevere una mensilità aggiuntiva che effettivamente non gli tocca. In questo caso si materializza l’indebita fruizione di una indennità. Per entrambe si può ovviare sfruttando le procedure di correzione di un errore. Basterà comunicare all’INPS immediatamente i dati precedentemente non comunicati. Sul portale dell’INPS infatti esiste la procedura per le comunicazioni reddituali utilizzabile sempre, a prescindere dall’avvio e dalla chiusura della campagna RED. Il pensionato distratto non prenderà la quattordicesima o la restituirà, ma accedendo all’area riservata dell’INPS si può sistemare la situazione. In alternativa il pensionato potrà rivolgersi ai CAF o ai patronati.
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