Quale può essere l’ultima cosa da fare ora sulle borse? Qual è il peggior errore degli investitori in questo momento sui mercati?
La cosa peggiore che un investitore potrebbe fare in questo momento è prendere profitto. Gli analisti consigliano di continuare a investire sul mercato azionario. La prima regola per guadagnare adesso è non vendere. A differenza di quanto si possa credere, dopo un 2019 da record, i mercati azionari, soprattutto quelli statunitensi, non danno nessun segno di cedimento. Le paure di un prossimo crollo degli indici, sebbene umane, sono allo stato attuale dei fatti del tutto immotivate.
Il peggior errore degli investitori in questo momento sui mercati
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Recentemente tutti i mercati, da quelli statunitensi fino a quelli europei, passando per il più piccolo mercato azionario italiano, hanno registrato performance da record. Per questo motivo molti investitori, nella loro strategia di portafoglio, istintivamente sentono l’impulso di vendere e prendere profitto. In questo momento è il peggior errore degli investitori sui mercati. Dall’altra parte dell’oceano, l’S&P 500 si sta avvicinando alla soglia dei 3.300 punti con un +40% dal 24 dicembre del 2018. Parallelamente il Dow Jones ha toccato i 29.000 per la prima volta in assoluto. Il tutto mentre il Nasdaq ha superato quota 9 mila punti.
Cosa consigliano gli analisti?
Partendo da questi dati è facile pensare ad un calo delle quotazioni. Ma cosa consigliano gli analisti? La maggior parte degli esperti ha una visione abbastanza favorevole per il 2020 soprattutto per la presenza di elezioni a fine anno. E statisticamente la politica vuole evitare problemi economici quando gli elettori sono chiamati alle urne. Vendere, quindi, sarebbe il peggior errore degli investitori in questo momento.
La migliore strategia di investimento adesso
Quindi la migliore strategia di investimento è quella di evitare, attualmente i portafogli difensivi in vista di una prossima dinamica rialzista in arrivo. In particolare il primo semestre sarà caratterizzato, sul mercato Usa, dal miglioramento dei fondamentali e della crescita degli utili. Solo dalla seconda metà, in vista delle elezioni alla Casa Bianca, ci potrebbe essere della volatilità.