L’importante rivista che si occupa di economia l’ha posizionata al primo posto tra gli under 30 più innovativi del panorama europeo. Lei ha 27 anni e ha studiato a Londra ma il percorso lavorativo si è svolto in Italia. Le esperienze all’estero sono formative ma il nostro Paese è ancora in grado di dare tante opportunità e raccontare storie di successo.
Giulia Pedretti è originaria di Brescia e ha vissuto 7 anni a Londra. È a capo di Arteak, azienda che si occupa di sicurezza sul lavoro. L’ha acquistata nel 2018 e l’ha portata a una crescita annuale del 20%. Ha un centinaio di dipendenti, progetti aperti in tutto il Mondo e filiali in Italia, Pakistan, Singapore, Sudafrica e Filippine. La sede principale si trova a Londra.
Dopo tanto studio e tanto lavoro si trova a capo di una azienda milionaria, valore stimato 6 milioni di fatturato. E lei non ha ancora 30 anni. Chissà quali obiettivi potrà raggiungere in futuro. L’inizio è stato di grande rilevanza. La sua missione è quella di fare in modo che diminuisca il numero di vittime sul posto di lavoro, garantendo sicurezza e salvando molte vite umane. Il successo è nato durante il periodo Covid quando le aziende avevano bisogno di mandare gli operai nei cantieri senza che si ammalassero. La sua azienda ha creato un progetto per monitorare la situazione da una control room, il sistema è stato implementato e utilizzato in varie parti del Mondo anche dopo la pandemia.
Confronto con i giovani
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Il patrimonio di Giulia Pedretti? L’azienda fattura 6 milioni l’anno e i fatturati sono destinati ad aumentare con il tempo. Più del 20% l’anno, valore su cui si è attestata negli ultimi 12 mesi. Sono risultati fondamentali i moderni strumenti adoperati per monitorare i parametri vitali e i droni con cui si effettuano i sopralluoghi nei posti di lavoro.
Anche la Formazione è un punto chiave, obbligatoria per legge, non tutte le piccole aziende ci investono, al contrario di quanto fanno le multinazionali. Ma qui sta il vero cambiamento. Giulia Pedretti si rivolge spesso ai giovani quando parla di sicurezza ma anche quando parla di lavoro. È necessario credere in sé stessi, darsi tempo, approfondire, studiare e applicarsi quando si ha in mente un’idea da sviluppare. I giovani devono confrontarsi tra coetanei e uscire dalla confort zone per raggiungere il successo. Ci vuole tanta determinazione.
Il patrimonio di Giulia Pedretti e il suo successo
Arteak si occupa di consulenza nei settori salute, sicurezza, ambiente, cantieristica, trasporto, petrolchimico, farmaceutico e altro ancora. Lei è la cofondatrice e amministratore delegato, i suoi clienti sono spesso multinazionali. Come Shell. A2A e Saipem, ma anche aziende importanti che operano dall’altra parte del Globo. I settori più delicati sono pane quotidiano per l’Arteak, quello petrolchimico e farmaceutico quando si tratta di Pakistan e Filippine possono apparire sfide molto dure. E lo sono. Giulia non si lascia condizionare.
I progetti realizzati parlano per lei, le implementazioni vengono effettuate dai migliori specialisti per ogni settore. Sono ben 19 le nazionalità presenti all’interno dell’azienda che è presente in 3 Continenti. Per tutto questo si è meritata la copertina di Forbes Europa che la considera la più influente tra gli under 30 europei nel campo della Manifattura e dell’Industria. Un traguardo che molti altri giovani potrebbero raggiungere credendoci e impegnandosi come ha fatto lei.