Pasqua è tempo di dolci e di torte, e nessun dolce è più famoso e più caratteristico della buonissima pastiera napoletana.
La pastiera napoletana ha una lunga e nobile storia, che risale addirittura all’antichità. Secondo la leggenda, infatti, fu la stessa sirena Partenope, simbolo di Napoli per eccellenza, a creare la pastiera, anche se le prime ricette moderne risalgono al ‘600.
Tutti conosciamo gli ingredienti principali della pastiera: pasta frolla, grano, ricotta e sapori di arancio. Si tratta di una ricetta non complicatissima ma impegnativa, ed è naturale che se decidiamo di cimentarci a casa nella preparazione della pastiera, vorremo risultati assolutamente perfetti.
Ed è qui che entra in gioco un semplice trucchetto per dei risultati migliori.
Ecco il passaggio importantissimo che molti trascurano per una pastiera napoletana coi fiocchi.
Una pasta frolla perfetta
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Una delle componenti principali della pastiera è naturalmente la pasta frolla, che fa da base e da supporto per il ripieno. La pasta frolla è un composto facile da preparare, ma necessita qualche accortezza.
Il passaggio importantissimo che molti trascurano per una pastiera napoletana coi fiocchi è quello di lasciar riposare la pasta frolla in frigo per almeno qualche ora prima di procedere con la ricetta. Ma vediamo perché.
Lasciamola riposare per avere risultati ottimali
Per dei risultati ottimali quando prepariamo la pastiera, dovremmo lasciar riposare la pasta frolla in frigo prima di stenderla e procedere con la ricetta della pastiera. Ma perché questo passaggio è necessario? Lasciando riposare la pasta frolla in frigo avremo risultati migliori perché gli ingredienti potranno amalgamarsi meglio. Il burro tornerà ad indurirsi rendendo la pasta frolla più compatta, e la farina potrà assorbire i liquidi, risultando meno elastica e meglio amalgamata.
Si raccomanda quindi di lasciar riposare la pasta frolla in frigo per almeno 2 o 3 ore. L’unica accortezza è quella di ricoprirla con un coperchio o una pellicola trasparente per evitare che si secchi.
Ecco anche un’altra ricetta della traduzione: il buonissimo tiramisù di Pasqua.