La seduta del 19 gennaio ha visto una tempesta abbattersi non solo su tutti gli indici principali di Piazza Affari, ma anche il paradosso del settore tecnologico. Questo settore, infatti, sta dominando da inizio anno con una performance di oltre il 18%. Al termine della seduta di giovedì, però, è risultato il peggiore con una perdita di circa il 4%. Il paradosso, però, potrebbe essere facilmente spiegato con il panico che potrebbe avere travolto molti investitori. In questo caso, infatti, la tendenza è quella di vendere le azioni in guadagno e mettere fieno in cascina in attesa di tempi migliori. Tra le azioni più vendute del settore tecnologico troviamo Reply, Stmicroelectronics, SECO ed Eurotech.
Il paradosso del settore tecnologico e le indicazioni grafiche sul titolo Eurotech
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Le azioni Eurotech (MIL:ETH) hanno chiuso la seduta del 19 gennaio a quota 3,16 euro, in ribasso del 3,36% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso sul titolo è rimasta rialzista nonostante il forte calo registrato in chiusura di seduta. Tuttavia c’è un aspetto che, sebbene non decisivo, deve rendere gli investitori ancora più guardinghi. Come si vede dal grafico, infatti, la chiusura giornaliera è stata inferiore alla media di breve periodo (linea blu). Un chiaro segnale di debolezza che potrebbe trasformarsi in un segnale di inversione nel caso di una chiusura inferiore alla media di lungo periodo (linea rossa).
Da notare che anche lo SwingTrading Indicator sta mostrando i primi segnali di cedimento. C’è, però, un aspetto che potrebbe giocare a favore dei rialzisti. Il forte ribasso non è stato accompagnato da un rialzo dei volumi. Anzi, sono diminuiti di oltre il 10%.
La valutazione del titolo
Anche gli analisti hanno un ottimo giudizio tanto che, come riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di circa il 55%. Inoltre, la dispersione tra le diverse raccomandazioni è pari a circa il 3%.
Eppure nonostante tutto questo, il titolo Eurotech continua a macinare ribassi senza sosta.
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