I proprietari di gatti sono sempre molto attenti alla salute del loro amico felino. Tra visite dal veterinario e vaccini, però a volte ci facciamo scappare qualcosa. È il caso ad esempio di un grave disturbo difficile però da identificare. Il nostro gatto potrebbe soffrire di questa malattia che non dà sintomi finché non è troppo tardi, ecco come salvarlo.
Una malattia genetica
Parliamo della malattia policistica, detta anche PDK. Questo disturbo è genetico ed è quindi ereditato da genitori malati. Un gatto malato solitamente ha il 50% di possibilità di generare gattini malati. La PDK è infatti una malattia dominante che ha quindi bisogno di un solo gene malato per manifestarsi.
Solitamente i gatti sono malati in eterozigosi, cioè un gene solo, perché quelli in omozigosi non raggiungono l’età adulta. Questa malattia causa la presenza di cisti su organi come fegato, pancreas e reni ed è famosa soprattutto per i suoi effetti sui reni. Queste cisti all’inizio sono molto piccole ma crescono negli anni fino a provocare gravi problemi.
Riconoscere la PDK
Il nostro gatto potrebbe soffrire di questa malattia che non dà sintomi finché non è troppo tardi, ecco come salvarlo e farlo vivere ancora a lungo. Fino all’incirca ai 7 anni di vita del gatto la PDK non provoca sintomi. Questo perché le cisti sono ancora piccole. Per identificarle è infatti necessario sentirle al tatto o vederle con un’ecografia all’addome. Quando però iniziano i sintomi è troppo tardi, perché la malattia causa l’insufficienza renale cronica.
La malattia policistica non ha infatti cure al giorno d’oggi, ma se presa in tempo possiamo ancora salvare il nostro gatto. Tutto sta, infatti, nell’identificare la PDK e somministrare le cure adatte per tenere sotto controllo l’insufficienza renale. La PDK colpisce soprattutto i gatti persiani e le razze da questa derivate come il british shorthair. I padroni di questi animali possono quindi sottoporre i loro felini a ecografie o test del DNA per identificare questa malattia prima ancora che siano presenti i sintomi.