Molti ignorano che le abitudini alimentari influiscono a volte in modo determinante, anche sulle capacità cognitive. Forse perché probabilmente chi è giovane e in età adulta, non vive la demenza come un problema imminente. Alcuni comportamenti alimentari sregolati posso costare molto caro specialmente se adottati in particolari momenti della vita. In particolare un comportamento è molto pericoloso ed è il nemico giurato del cervello che favorisce la demenza specialmente in questi 3 momenti.
Ci sono prodotti alimentari che aiutano a potenziare le capacità cognitive. Per esempio ecco l’inimmaginabile segreto che quasi tutti ignorano per potenziare cervello, memoria e intelligenza. Alcune spezie possono aiutare la nostra mente nell’attività cerebrale. Una di queste è lo zafferano, ma anche lo zenzero, la cannella e il rosmarino, sono dei preziosi alleati del cervello. Ma il cervello ha anche dei pericolosi nemici, prodotti alimentari il cui uso regolare, od abuso, può accelerare l’insorgere della demenza.
Il nemico giurato del cervello che favorisce la demenza specialmente in questi 3 momenti
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Tra tutti i nemici del cervello, quello più conosciuto è l’alcol. Tutti sanno che dopo un eccessivo uso di bevande alcoliche, il mattino dopo ci si alza col mal di testa. Purtroppo molti ignorano che i problemi di un consumo regolare di alcol non finiscono col mal di testa. Molti studi dimostrano che l’uso regolare dell’alcol può lasciare segni irreversibili nel cervello. Attenzione, non necessariamente il suo abuso, ma anche il suo regolare consumo in quantità non eccessive.
Il consumo regolare di bevande alcoliche è sempre dannoso per l’organismo e per il cervello, ma è ancora più dannoso in 3 particolari momenti. Tre medici hanno pubblicato sul British Medical Journal uno studio su questo argomento. I medici sono Louise Mewton (Università nuovo Galles del Sud, Sidney), Briana Lees (Università di Sidney) e Tony Rao (King’s College di Londra). I tre esperti hanno scoperto che il consumo regolare di alcol è dannoso in età adolescenziale, durante la gravidanza e dopo i 65 anni.
Il consumo di bevande alcoliche in età adolescenziale e fino a 25 anni, impatta negativamente nel completamento dello sviluppo cerebrale da ragazzo ad adulto. Il cervello di adolescenti e giovani che consumano regolarmente bevande alcoliche, può subire dei danni.
Nelle donne in gravidanza il consumo di bevande alcoliche può avere conseguenza gravi per il feto e può portare alla sindrome feto-alcolica. Una donna che attende un figlio e consuma regolarmente alcol, può causare un ridotto sviluppo cerebrale nel feto.
Anche in età avanzata, dopo 65 anni, il consumo regolare di alcol può essere deleterio per il cervello. L’alcol agisce direttamente sulle cellule nervose e in età avanzata i neuroni iniziano ad avere un’attività ridotta. Quindi gli anziani abituati a bere alcol sono più predisposti a patire malattie neurodegenerative con l’avanzare dell’età.
Può sembrare incredibile ma a volte l’abuso anche di alimenti apparentemente innocui può favorire la demenza. Per esempio pochissimi sanno che 50 grammi quotidiani di questo diffusissimo frutto danneggiano cervello e memoria.
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