L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, acronimo Ocse, manda segnali all’Italia. In uno studio redatto in 140 pagine fornisce delle indicazioni al nostro Paese per creare opportunità di crescita per le imprese e gli investitori.
Il monito dell’Ocse sarà ascoltato? Le raccomandazioni chiave
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Le politiche governative italiane devono favorire l’ingresso in Borsa di imprese pubbliche locali, potenziare e rivedere il ruolo delle autorità di vigilanza competenti, migliorare la partecipazione sia di investitori privati che di istituzionali e rendere più semplice alle imprese l’emissione di bond. Per l’Ocse seguendo queste raccomandazioni chiave ci può essere una svolta. E’ necessario inserire nell’agenda di riforme determinati interventi per permettere a investitori, aziende e imprenditori di impegnarsi in investimenti a lungo termine.
Il quadro attuale
La difficoltà economica è sotto gli occhi di tutti. Ci troviamo in una fase non esaltante. Sul mercato azionario si è verificato negli ultimi dieci anni una media inferiore a quattro società l’anno quotata sul mercato regolamentato della Borsa valori italiana. Inoltre la capitalizzazione di mercato del Paese è basso.
Va aggiunto che il numero totale di obbligazioni societarie emesse, in Italia e all’estero, da parte di imprese non finanziarie italiane è stato pari a circa il 6% di tutte le emissioni europee, circa la metà della percentuale italiana del Pil europeo. Infine la percentuale di obbligazioni di emittenti italiane quotate all’estero è molto elevata.
Cosa è stato fatto ma non basta
Negli ultimi anni sono state varate varie misure: incentivi fiscali alle ammissioni in Borsa delle Pmi, sconti sugli oneri per i minibond, esenzioni sui Pir. Un primo passo ma serve di più puntando su iniziative mirate.
Come agevolare la quotazione in Borsa, il monito dell’Ocse
Bisogna incentivare le aziende a quotarsi in Borsa. Uno sforzo in più dovrebbe spingere investitori istituzionali alla partecipazione dei mercati italiani. I fondi pensione dal punto di vista di allocazione ai mercati azionari e obbligazionari italiani, è un segmento ancora esiguo.
Maggiori sforzi vanno fatti per le emissioni di obbligazioni societarie, che garantiscano alle imprese un accesso più agevole a questa importante fonte di liquidità. Facendo sviluppare il mondo della finanza i benefici sono in larga scala. Bisogna mettere nelle condizioni imprenditori, aziende, famiglie di trarre dei vantaggi. La prosperità delle famiglie dipende anche dal grado di successo con cui si riuscirà a far confluire i loro risparmi verso investimenti a lungo termine nell’economia reale.
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