Appuntamenti internazionali continui riguardano il Premier Mario Draghi e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in particolare. Dapprima a caccia di gas, adesso per trovare modi e forme per scongiurare la guerra del pane. Tensioni che potrebbero riguardare soprattutto i Paesi meno sviluppati, come Africa e Nazioni del Medio Oriente. La situazione congiunturale non aiuta, se consideriamo che, al blocco delle navi cariche di cereali nel Mar Nero, si aggiungono Paesi che non esportano più grano. Primo fra tutti l’India.
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Il Mondo ha sempre più fame e i Capi di Stato delle superpotenze se ne stanno accorgendo. Così, il Ministro degli Esteri Di Maio vola a New York e partecipa alla riunione ministeriale «Global Food Security Call to Action». L’invito per l’Italia arriva dal Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e rappresenta la reazione e l’urgenza ad agire per la forte insicurezza alimentare. Una questione canaglia che mette in allarme molte istituzioni di rilievo planetario, come la FAO. «Obiettivo della riunione è individuare possibili linee d’azione della comunità internazionale per incrementare le forniture alimentari. Ancora, per evitare, al contempo, che l’insicurezza negli approvvigionamenti provochi nuovi conflitti e instabilità». La nota è del Ministero degli Esteri.
Il rischio non è legato solo alla fame, che potrebbe essere autentica per molte popolazioni, ma anche a tutte le conseguenze possibili. E cioè tensioni tra popoli e Stati, nuove guerre e flussi migratori di vasta portata verso l’Occidente. E in primis verso l’Italia, prima tappa dei viaggi provenienti dal vastissimo continente africano. In sostanza, mentre ci occupiamo dell’area baltica, cova un focolaio a Sud pronto ad esplodere dall’Italia in su.
Il Mondo ha sempre più fame, il Ministro degli Esteri vola a New York per scongiurare la guerra del pane
Vediamo che Draghi si schiera in prima persona sul fronte Est e Di Maio gira il Mondo per rattoppare gli strappi che arrivano da Sud. E che tendono ad ampliarsi ogni ora di più. L’impegno è continuo, perché è difficile arrivare ad una soluzione in grado di sanare tutte le inefficienze alimentari che riguardano in modo acuto vasti continenti. All’Italia toccherà l’8 giugno. In tale data ospiteremo un Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare in collaborazione con la FAO. Si lavorerà sempre allo stesso obiettivo. Cioè «cercare di capire con i partner del Mediterraneo e con le organizzazioni internazionali competenti, le misure da prendere insieme per fare fronte alla crisi alimentare attuale».
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