Molti investitori seguono le orme di Warren Buffet sapendo che ha molto talento per fare soldi. Ma c’è un altro miliardario che di recente ha acquistato azioni “snobbate” dall’Oracolo di Omaha. Chi dei due avrà ragione?
Prima del crollo dei Mercati, Buffet aveva deciso di vendere ingenti quantità di azioni tecnologiche e di fare cassa senza investire in altri asset. All’epoca – pochi mesi fa ma sembra un secolo – tutti si chiedevano se la sua mossa nascondesse una conoscenza negata ad altri. In effetti, col senno di poi gli investitori hanno compreso che Warren Buffet, ma anche altri miliardari, sono stati capaci di prevedere l’andamento dei Mercati e di ripararsi dallo shock provocato (anche) dai dazi di Trump.
Chi è Bill Ackman, l’eclettico “figlio di papà” che fa concorrenza a Warren Buffet
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Bill Ackman, di recente, ha arricchito quasi la metà del suo portafoglio con titoli che sono stati ritenuti sopravvalutati da altri investitori – proprio come Buffet – il che ha suscitato molta curiosità tra chi sta cercando una via d’uscita al caos iniziato il 2 aprile, il “giorno della liberazione” voluto dal Tycoon. Per chi non lo sapesse, le strategie di investimento di Ackman, miliardario e founder tra le altre di una società di hedge fund, la Pershing Square Capital Management, sono considerate creative e azzardate. Ackman non disdegna gli investimenti a lungo termine (ma a basso prezzo) verso società che possono crescere nel lungo termine, ma talvolta sceglie strategie short su titoli molto rischiosi. Il miliardario non è certo l’esempio del “self made man” poiché proviene da una famiglia molto ricca. Nei primi anni ’90 decide di farsi un impero tutto suo, distante da quello d’origine.
3 azioni acquistate per oltre 6 miliardi da Bill Ackman: scelta da imitare o da rifuggire?
Solitamente gli esperti consigliano di diversificare il portafoglio per ovviare a errori di valutazione o eventi imprevisti; Ackman, invece, sta facendo quasi l’opposto. Oggi il 44% del suo portafoglio è composto da soli 3 titoli e di recente ha acquistato o aumentato il numero di azioni di 3 società che agli occhi di altri investitori non sono propriamente un buon affare:
- La prima società è Uber Technologies (NYSE: UBER) – secondo Ackman questo titolo potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare da qui ai prossimi tre anni. Il suo acquisto è avvenuto in un momento in cui era calata la fiducia nella capacità dell’azienda di rispondere in modo resiliente all’avvento delle auto a guida autonoma. In realtà, secondo Ackman, Uber potrebbe avviare collaborazioni proprio con società del settore e incrementare ampiamente i guadagni. Chissà che il miliardario non abbia ragione.
- Tanto più che la seconda società su cui sta scommettendo è Alphabet (NASDAQ: GOOG), implicata tra le altre cose anche nello sviluppo della tecnologia per i veicoli completamente gestiti dall’IA. Oltre a questo, la società ha saputo reagire alla potenziale concorrenza, integrando l’Intelligenza Artificiale e smentendo dunque chi dava per spacciato il suo futuro, come aveva invece pensato Warren Buffet.
- Infine, Ackman ha investito nell’acquisto di azioni, a più riprese, della società Brookfield Corporation (NYSE: BN) – si tratta di una grande società d’investimento che offre agli investitori numerose opzioni nei comparti di energie rinnovabili, infrastrutture, immobili, assicurazioni e private equity. Le sue prospettive di crescita sono molto interessanti, e secondo il miliardario troppo sottovalutate, tanto più che ha deciso di effettuare l’acquisto perché le azioni avevano (e hanno tutt’ora) un prezzo molto inferiore a quello di altre società simili.