Investire oggi del capitale nel breve o medio periodo non è semplice. I Buoni fruttiferi postali rimangono una delle soluzioni privilegiate dai risparmiatori italiani, grazie alle loro caratteristiche di garanzia dei rendimenti e sicurezza dell’investimento.
Tuttavia le varie tipologie strumenti non aiutano nella scelta. Per esempio, ci sono diversi Buoni postali che possono essere acquistati per un investimento a 36 mesi. Scopriamo i 3 sui quali appuntare le nostre attenzioni e quale tra questi è il migliore
Come investire dei soldi fermi sul conto corrente con un orizzonte di circa 3 anni?
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Se hai del denaro e vuoi investirlo in modo sicuro per un tempo non troppo lungo, non hai che l’imbarazzo della scelta. Magari hai ricevuto dei soldi da una eredità o dalla vendita di una casa. Così adesso il tuo obiettivo è investirli per i prossimi 3 anni con una garanza di rendimento. Scegliere la soluzione più adatta alle personali esigenze potrebbe essere un compito arduo, specialmente per chi non è esperto di mercati finanziari.
Infatti oggi lo scenario economico e finanziario è molto complesso. Il conto corrente non rende nulla, anzi costa in termini di spese, commissioni e perdita di potere di acquisto. I titoli di Stato a tasso fisso potrebbero subire ulteriori perdite a causa di ulteriori rialzi dei tassi di interesse in Europa. I BOT hanno solo scadenze brevissime e quindi poco adatti a investimenti di almeno 3 anni. Allora, come investire il denaro?
Perché i Buoni fruttiferi postali possono rappresentare una valida soluzione
Una possibile alternativa sono i Buoni fruttiferi postali, emessi dalle Poste Italiane, garantiscono una remunerazione fissa o variabile. I Buoni fruttiferi postali hanno diversi vantaggi rispetto ad altre forme di investimento. Sono sicuri perché garantiti dallo Stato italiano, attraverso l’emittente, ovvero Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre i Buoni postali non sono soggetti al rischio di perdite anche in caso di vendita anticipata.
Si può scegliere tra diverse scadenze, da 1 a 20 anni e non hanno spese di emissione, di gestione o di rimborso. Inoltre questi strumenti godono di una tassazione agevolata al 12,5%, alla pari dei titoli di Stato. Paradossalmente la varietà dell’offerta può disorientare un investitore poco esperto. Infatti, chi vuole investire del capitale per 3 anni, su quale dovrebbe puntare?
Il migliore Buono fruttifero postale per un investimento a 36 mesi
Per un investimento a tre anni le soluzioni principali sono 3. Si può puntare sul Buono fruttifero ordinario e disinvestire il capitale dopo tre anni. In alternativa si può investire sul Buono postale 3 anni plus che scade esattamente dopo 36 mesi dal momento dell’investimento. Oppure si potrebbe anche investire nel Buono 3×2 disinvestendo dopo i primi tre anni.
Questi Buoni postali hanno caratteristiche simili ma differiscono tra di loro solo per un aspetto, quello del rendimento. Quindi per scegliere qual è il migliore Buono fruttifero postale per un investimento a 36 mesi, non resta che analizzare il rendimento. Acquistando il Buono ordinario e disinvestendo il capitale dopo tre anni avremo un rendimento netto totale dell’1,5%.
La seconda alternativa è l’investimento nel Buono 3×2 ritirando il capitale investito alla scadenza dei tre anni. In questo caso si otterrebbe un rendimento netto totale del 3,3%. La terza soluzione è quello di investire nel Buono 3 anni plus attendendo la sua scadenza naturale. Seguendo questa alternativa avremmo un rendimento totale del 4% netto.
Ovviamente occorre specificare che questi rendimenti sono stati elaborati sull’offerta di Poste al momento della stesura di questo articolo. È possibile che nelle prossime settimane l’azienda possa ritoccare questa offerta, magari al rialzo, in seguito all’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE.