La guerra in Ucraina, purtroppo, non sta portando solo disperazione e vittime, ma anche un aumento dei prezzi. Spesso per conseguenza diretta del conflitto, in altri casi i rincari arrivano in maniera del tutto ingiustificata. Poco importa l’origine del rialzo al povero consumatore, che si trova alle prese con un budget sempre più ristretto per comprare almeno il necessario. In pratica, non possiamo più permetterci sprechi o altro. Che è una regola che dovrebbe valere sempre, ma a maggior ragione in questo particolare periodo. A partire dal pane. E ben venga il metodo infallibile delle nonne per conservare e mantenere morbido per più giorni il pane fresco.
Ecco perché è importante conservare bene il nostro pane
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Il prezzo del frumento tenero (che viene poi trasformato in farina per panificare) era già aumentato del 35%, a settembre dello scorso anno. Immaginiamoci ora, con la guerra e il rincaro dell’energia elettrica. I panettieri stanno facendo fatica a contenere i costi, spesso lavorando quasi in perdita, costretti, loro malgrado, a ritoccare i prezzi rialzandoli. E noi italiani, che non riusciamo a fare a meno di questo alimento prezioso, ci troviamo uno scontrino più alto. E corriamo ai ripari. Ad esempio, preparandoci in casa un veloce pane morbido in dieci minuti senza usare forno e lievito.
Però, la maggioranza va dal pistrinaio. Per questo, è importante comprare esattamente quello che ci serve, per non correre il rischio di farlo diventare raffermo. Capita, però, che ci avanzi o che non usciamo quotidianamente per comperarlo.
Il metodo infallibile delle nonne per conservare e mantenere morbido a lungo il pane fresco più 3 consigli per evitare la muffa
Le nostre nonne usavano un metodo che pare infallibile e che fa al caso nostro, soprattutto ora che fa caldo. Ovvero, mettere nel portapane o nella busta del pane una fettina di patata o, in alternativa, una di mela. Questo per creare l’umidità perfetta per conservarlo per qualche giorno in più. Tra i consigli, invece, utili a mantenere il pane fresco più a lungo c’è quello di non mettere il pane in frigorifero. Perché la temperatura bassa va a colpire direttamente gli amidi, favorendone la retrogradazione e facendo indurire il nostro pane.
Ottima, invece, la conservazione fatta in freezer, ma seguendo delle regole. Perché la temperatura sotto lo zero impedisce che gli amidi si ricristallizzino. Dobbiamo chiudere il nostro pane nel classico sacchetto da freezer, eliminando l’aria. In alternativa, va bene anche la pellicola trasparente o l’alluminio, ma deve essere ben stretto. Mettiamolo nel cassetto più freddo. Scriviamo la data di congelamento, perché il pane bianco va consumato entro 2 mesi, a differenza dell’integrale, che ha un mese in più di conservazione. Infine, per tenerlo due o tre giorni in più in casa, possiamo, come alternativa, avvolgere il pane in un canovaccio, richiudendolo come fosse un fagotto.
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