Prima grazie a un libro bestseller, poi grazie alla popolarissima serie Netflix, Marie Kondo e il suo metodo di riordino sono diventati un’istituzione. L’ispirazione per il metodo Kondo viene dal Giappone, una terra dai forti legami spirituali e amore per pace e ordine. Tutto questo si è tradotto in una tecnica precisa che affronta tutte le difficoltà che si incontrano quando si cerca di mettere ordine in casa. In particolare, il metodo giapponese di riordino più famoso al mondo svela quali oggetti sono la vera fonte di disordine e come liberarcene.
La divisione per oggetti
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Un concetto base del metodo Kondo è quello di dividere gli oggetti della casa per categorie. Per la maggior parte di noi la più impressionante è quella dei vestiti. Il primo passo infatti è accumularli tutti senza tralasciare un solo calzino, così da avere un’idea precisa della loro quantità. Si procede poi analizzando ogni singolo capo e decidendo se questo ci porta gioia. Indossarlo ci fa sentire davvero bene o non lo indossiamo da un paio d’anni? Se non porta gioia allora è il momento di separarsi. Questo procedimento va eseguito per ogni categoria di oggetti. In ognuno di queste però ne incontreremo alcuni particolarmente insidiosi. Sono i maggiori responsabili della tendenza all’accumulo più spiccata in alcune persone. In realtà però pochi di noi ne sono veramente immuni.
Il metodo giapponese di riordino più famoso al mondo svela quali oggetti sono la vera fonte di disordine e come liberarcene
Un passo importante del processo di riordino è liberarsi di ciò che non ci serve, quello che è in eccesso. Sbarazzarsi di alcuni oggetti però può risultare quasi impossibile. Stiamo parlando dei ricordi. Tutto può essere collegato a un ricordo. Il nostro abito da sposa, la maglietta del primo concerto, un biglietto d’auguri, un cucchiaino fortunato e chissà quali altre stranezze. Dopo 20, 30 o 40 anni questi oggetti si accumulano arrivando a invadere completamente la casa. La soluzione più ovvia sarebbe certamente buttare o donare tutti questi oggetti.
È chiaro però che nessuno di noi è pronto a farlo. Per questo Marie Kondo suggerisce di procedere con calma, lasciando questi oggetti per ultimi, quando saremo più abituati al processo di selezione. Soffermiamoci su ogni oggetto, magari versando qualche lacrima, e scopriremo che siamo pronti a lasciare andare molti di loro. È un processo positivo per noi e per la nostra casa. Prendiamoci il nostro tempo e scegliamo serenamente.
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