Tra le ultime uscite in libreria spicca un libro in particolare, V13, dell’autore francese Emmanuel Carrère. Una cronaca giudiziaria che ripercorre il processo ai terroristi che a Parigi colpirono il Bataclan e i suoi dintorni. Da leggere a casa e in viaggio.
Ogni giorno escono in libreria decine di libri diversi. Tra questi, alcuni sono più degni di nota rispetto ad altri. A tal proposito, merita di essere citata l’ultima fatica di Emmanuel Carrère, V13. Un libro che, pur essendo uscito nelle librerie da poco tempo, ha già scalato le classifiche. Il tema è quello del terrorismo e dell’attacco avvenuto al Bataclan di Parigi nel novembre del 2015. Un massacro che sempre resterà impresso nella memoria collettiva dei sopravvissuti ma anche in quella di chi ha solamente visto le immagini in televisione.
Un libro in cui troveremo un vero e proprio racconto dettagliato del processo che seguì l’azione terroristica. Un libro toccante che si legge tutto d’un fiato per farsi un’idea su quello chè successo quella notte tremenda.
Il libro del momento da leggere per acculturarsi
Indice dei contenuti
Mantenendo inalterato il suo stile inconfondibile, almeno per chi ha letto “L’avversario”, Carrère cerca di fare luce su uno degli avvenimenti più mostruosi dell’ultimo periodo. Un attentato in piena regola che ha lasciato sull’asfalto ben centotrenta morti e trecentocinquanta feriti. Quella di Carrère è una cronaca giudiziaria che ripercorre minuziosamente, attraverso una serie di articoli, le tappe del processo che ha visto imputati i complici ma anche l’unico dei sopravvissuti tra gli attentatori di Parigi.
Nei nove mesi in cui ha partecipato al processo, Carrère è entrato in contatto con le testimonianze dirette dei sopravvissuti e dei loro familiari, ma anche con la versione degli imputati e dei loro difensori. Un libro rigoroso, ricco e attento ai dettagli che non lascia nulla al caso.
I protagonisti sono le vittime e gli imputati
Per quanto riguarda la suddivisione del libro, ne troviamo tre parti in cui sono protagoniste le vittime ma anche gli imputati e la stessa Corte. Nel duplice ruolo di giornalista e spettatore attentissimo, Carrère non si perde nessun dettaglio. Se da un parte abbiamo le vittime e i loro familiari alla ricerca disperata di giustizia, dall’altra ci sono gli imputati, gli attentatori sopravvissuti e i loro presunti complici. Le storie dei carnefici sono tutte simili, storie di periferie, mancanza di alternative e fanatismo.
Toccanti i racconti delle vittime sopravvissute che non riescono a perdonarsi gli sprazzi di egoismo che le hanno investite durante la fuga. In prima linea anche gli avvocati, pronti a fare in modo che “l’imputato sia processato sulla base del diritto e non delle passioni”. Ecco il libro del momento da leggere per acculturarsi.