Il lavoro da casa è ormai una prassi consolidata da tempo, che si è diffusa soprattutto durante il periodo della pandemia e del lockdown.
Molti hanno trovato giovamento, per altri invece il lavoro è diventato più stressante. Dunque lavorare da casa è salutare o no?
Secondo uno studio effettuato dai sindacati tedeschi, coloro che lavorano da casa tendono a lavorare di più, a fare più straordinari non retribuiti e si pretende anche che siano disponibili più spesso, il che può portare ad un maggiore stress. Ma andiamo per ordine e scendiamo nei dettagli.
Il lavoro da casa è consolidato in tante realtà, pochi sanno se porta più sollievo o fa sentire più stressati
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Chi lavora in home office gode sicuramente del vantaggio di non mettersi in macchina o prendere i mezzi pubblici per recarsi sul posto di lavoro. Può contemporaneamente far funzionare la lavatrice e preparare il pranzo, mentre organizza il suo lavoro attraverso il pc o attende una riunione su Skype. A proposito di smart working, ci sono 5 trucchi per lavorare in modo più intelligente.
Non c’è da stupirsi che il lavoro da casa si sia affermato in così breve tempo. Ma a quale costo in termini di stress e di tempi di lavoro?
Sebbene i dipendenti che lavorano in home office abbiano una maggiore indipendenza e potere di decisione sul loro orario di lavoro, questo spesso si trasforma in qualcosa di negativo. Com’è possibile?
Un maggiore stress
Il lavoro da casa è consolidato in tante realtà, ma coloro che fanno questo tipo di lavoro da tempo, provano più stress. I lavoratori a domicilio spesso fanno straordinari non pagati e, la maggior parte delle volte, i loro capi pretendono che siano disponibili anche oltre il normale orario di lavoro, ad esempio per telefono o email. Altrettanto spesso lavorano la sera oppure saltano la pausa pranzo. Infine pochi riescono a staccare davvero la spina.
Quest’ultimo, però, è un problema che colpisce anche chi lavora in ufficio: un buon 30% non riesce a staccare davvero la spina dal lavoro nemmeno dopo aver lasciato l’ufficio.
L’attenzione deve essere richiamata sul fatto che il lavoro da casa viene spesso svolto con “tempi illimitati”. Questo è correlato al carico di lavoro. Se il lavoro viene svolto sotto pressione, con scadenze troppo ravvicinate, richieste perlopiù irragionevoli, la percentuale di dipendenti si ritrova a lavorare di sera e a fare straordinari non retribuiti (perché non dimostrabili) e a concedere una disponibilità anche fuori orario.
Per evitare uno stress ulteriore, ci vorrebbero dei sani accordi tra datore di lavoro e dipendente, rispetto l’uno per il lavoro dell’altro e rispetto per il tempo libero e le pause.
I lavoratori da casa dovrebbero porre dei paletti e non superarli, perché rompere i confini del lavoro può mettere a dura prova la propria salute
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