Una delle attrici italiane migliori degli ultimi 20 anni. Brava a interpretare sia ruoli comici, il primo amore, che drammatici. Un esordio da urlo anche dietro alla cinepresa, suggellato dai dati dell’ultimo weekend. Paola Cortellesi, dopo le ovazioni ricevute all’ultimo Festa del Cinema di Roma, raccoglie enormi consensi dal pubblico per il suo ultimo lavoro.
“C’è ancora domani”, il film in cui interpreta la protagonista, Delia, una casalinga romana nell’immediato dopoguerra. Con lei, un solido Valerio Mastandrea nella parte di Ivano, marito-padrone. Una coppia già ben oleata sullo schermo, e non solo, grazie a film come “Figli” e “Detective per caso”.
Roma, 1946. Le pattuglie degli Alleati occupano ancora le strade della Capitale a meno di un anno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Delia e Ivano hanno tre figli, ma il loro matrimonio è tutt’altro che felice. Siamo alla vigilia del referendum istituzionale che deciderà se sarà la monarchia o la repubblica la nuova forma di governo in Italia. Per la prima volta potranno votare anche le donne.
In questo quadro, si sviluppa la storia di una coppia in crisi, con un marito violento che non sopporta la personalità della moglie. Dei figli che crescono sperando in una vita migliore. Un’amicizia particolare con un soldato afroamericano e un sogno nel cassetto scaturito da una lettera ricevuta a sorpresa.
La storia dell’attrice
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Nata nel 1973 a Roma, filosofa mancata, per aver abbandonato l’università per inseguire il sogno di fare l’attrice. Comincia dalla televisione con ruoli comici, prima di imporsi all’attenzione di tutti grazie alle sue apparizioni televisive a “Mai dire gol”.
Lì comincia il sodalizio artistico con Aldo, Giovanni e Giacomo che la vogliono come protagonista femminile di “Chiedimi se sono felice”. Il successo è immediato. Teatro, cinema, televisione, varietà. Paola dimostra il suo talento in ogni ambito. Arriva alla conduzione del Festival di Sanremo, dove conquista la platea con simpatia e spontaneità.
Il grande successo al box office del nuovo film di Paola Cortellesi
Nel 2011 vince l’ambito David di Donatello per la sua interpretazione in “Nessuno mi può giudicare”. Alterna con grande maestria ruoli drammatici a commedie leggere, come l’esilarante duo con Carlo Verdone in “Sotto una buona stella”.
L’ultima sua sfida è quella di dirigere una pellicola e, dai risultati degli ultimi 15 giorni al box office, possiamo affermare che è stata decisamente vinta.
Ha incassato, infatti, oltre 7 milioni di euro. 3,5 dei quali nel solo ultimo weekend. È il film italiano che più ha guadagnato dal 2020. Un successo enorme di pubblico che, con ogni probabilità, continuerà anche nelle prossime settimana.
Il grande successo al box office di Paola Cortellesi dimostra che il cinema del nostro paese, pur in crisi per molti aspetti, è ancora un prodotto vendibile. Certo, ci vuole qualità, competenza, capacità e bravura dei singoli, ma, come nel caso di “C’è ancora domani”, il pubblico, poi, può garantire ancora grandi soddisfazioni, anche economiche.