Qual è il giusto metodo per memorizzare più efficacemente?
Che si parli di ambito lavorativo o ambito studentesco il problema di base per molte persone è come organizzare il materiale da rielaborare e sfruttare il proprio tempo nel miglior modo possibile.
Il metodo delle mappe mentali potrebbe essere la soluzione, da non confondere però con le mappe concettuali.
Le mappe mentali inventate da Tony Buzan sono un ottimo rimedio al fine di migliorare l’apprendimento e la memoria.
Sono uno strumento volto a elaborare le informazioni, a memorizzare più efficacemente, e a lavorare nel modo più produttivo possibile.
La tecnica delle mappe mentali si basa sul memorizzare il 60% delle informazioni già durante la stesura, utilizzando un semplice foglio A4 e dei colori. Ciò che occorre quindi è un foglio, pennarelli o pastelli, un cervello, immaginazione e un argomento da elaborare.
Ecco il giusto metodo per memorizzare più efficacemente.
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La stesura è molto semplice.
Passo principale è mettere il foglio in posizione orizzontale e trovare un’immagine centrale per indicare l’argomento.
Dilungare poi dei rami che rappresentano i temi principali, ciascuno di colore diverso.
È necessario che le parole siano scritte in stampatello maiuscolo, al fine di migliorare la lettura e la memorizzazione. Una singola parola chiave o immagine è collocata su ciascun ramo.
I rami partiranno dal centro per estendersi verso i lati, i rami più vicini indicheranno i sotto argomenti dell’immagine centrale. Lo spessore del ramo dipende dall’importanza della parola e quindi dell’argomento, più sarà spesso più sarà importante per l’elaborazione.
La memorizzazione avverrà attraverso l’inserimento delle immagini, che avranno l’obiettivo di ricordarci le parole chiave che abbiamo inserito. Le immagini hanno il compito di sviluppare la memoria, la quale ha principalmente la natura visiva.
Per assimilare pienamente la mappa e diventare un esperto di questo metodo richiede qualche mappa di esercitazione.
Raccogliere tutte le mappe in un unico raccoglitore potrebbe essere utile, osservando anche come nel corso del tempo la propria tecnica sia migliorata, paragonando l’ultima mappa con la prima.
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